La rappresentazione femminile nell’arte attraverso quattro secoli, da Tiziano a Boldini, passando per i reperti archeologici di Pompei nelle foto di Luigi Spina, fino al focus sui maestri dell’astrattismo italiano Bruno Aller, Luigi Boille, Lamberto Pignotti: sono solo alcuni dei progetti previsti per questo weekend e che apriranno una lunga stagione di interessanti eventi.

Partendo da Milano, dal 19 gennaio al 19 marzo, nella Galleria Area\B si può assistere alla mostra curata da Alessandra Redaelli: “Il lungo volo” di Nado Canuti, uno dei più noti scultori italiani dell’epoca contemporanea. Il percorso raccoglie circa 15 opere dell’artista senese, classe 1929, per documentarne l’evoluzione stilistica e tematica nel corso degli anni, tra sculture in marmo, ottone e bronzo. 

Sempre a Milano, dal 21 gennaio al 20 febbraio, si indaga sul rapporto uomo-natura nella personale mostra “Francesco Diluca. Portraits“, a cura di Angela Madesani e allestita negli spazi della Basilica di San Celso. Si tratta di un’unica grande installazione composta da circa 30 sculture antropomorfe a grandezza naturale, creature in bilico tra l’umano, l’animale e il vegetale.

Nuovi appuntamenti con l’arte, da Milano in giù: quali sono le mostre più interessanti

A Brescia, le sale di Palazzo Martinengo ospiteranno dal 22 gennaio al 12 giugno “Donne nell’arte. Da Tiziano a Boldini“, curata da Davide Dotti, che riapre dopo la chiusura forzata a causa della pandemia. Saranno esposte 90 opere divise in 8 sezioni tematiche per raccontare come la raffigurazione della donna sia stata fondamentale nella storia dell’arte italiana, lungo un periodo di quattro secoli, dagli albori del Rinascimento fino alla Belle Époque.

Al Palazzo Ducale di Genova torna “Tracce di memoria. Artisti alleati in memoria della Shoah“, dal 20 gennaio al 6 febbraio, una manifestazione ideata e curata da Virginia Monteverde e che giunge alla sua XIV edizione.

Aller, Boille Pignotti. Tre outsider a Roma” è invece la mostra collettiva a cura di Stefano Gallo, che avrà luogo a Palazzo Merulana dal 23 gennaio al 13 marzo. A partire dal comune denominatore del “segno”, la mostra racconta la visione artistica di tre pittori italiani, tra i massimi esponenti dell’astrattismo. 

Infine, la mostra “Sing Sing. Il corpo di Pompei“, a cura di Luigi Spina, è allestita dal 21 gennaio al 30 giugno al Museo Archeologico Nazionale di Napoli per raccontare al pubblico la vita quotidiana che animava le città vesuviane. Si tratta di un progetto fotografico che raccoglie una selezione di 50 scatti, i quali riprendono elementi finora inaccessibili al pubblico: un campionario dell’esistenza umana, dai vasi alle anfore, piatti, candelabri e ciotole, maniglie e specchietti, pezzi bruciati di pane e altri alimenti, lucerne e padelle, statuette e decori vari.