Il massimo riconoscimento per un letterato, che vede il suo nome passare alla Storia, inciso a fuoco tra coloro che meritano l’appellativo di Grandi.

Tra le eccellenze italiane spiccano i Nobel per la letteratura italiani, scrittori che hanno saputo conquistare il mondo con le loro penne.

Ad istituire il premio Nobel è stato Alfred Nobel, ricco imprenditore svedese nato nel 1833, che aveva accumulato ricchezze grazie all’invenzione della dinamite, alla produzione e al commercio di armi. Nel 1888, in seguito alla scomparsa della morte del fratello Ludwig, qualcuno scambiò le identità dei due fratelli e pubblicò un necrologio che fece capire ad Alfred cosa il mondo pensasse di lui. Così Nobel decise di modificare il suo destino e il 27 novembre 1895 si recò al Swedish Norwegian Club di Parigi per mettere nero su bianco un lungo testamento, che elencava i beni che avrebbe lasciato alla sua famiglia e indicava cosa fare con il resto del suo patrimonio: donarlo sotto forma di premi a «coloro che, durante l’anno precedente, più abbiano contribuito al benessere dell’umanità». I fondi furono così divisi in cinque premi corrispondenti a cinque diversi ambiti: fisica, chimica, medicina, letteratura e pace. 

Premi Nobel Italiani per la letteratura: chi sono?

Oltre ai Nobel italiani per la medicina, nell’elenco dei vincitori del Nobel per la letteratura compaiono anche sei italiani, che hanno ritirato il premio dal 1901 ad oggi, cinque uomini ed una sola donna che hanno trovato posto tra i grandi nomi della letteratura mondiale. Chi sono? Scopriamolo insieme.

Giosuè Carducci (1906)

Era il 1906 quando Giosuè Carducci è diventato il primo Premio Nobel per la letteratura italiano, direttamente da casa sua, l’anno prima della sua scomparsa. Il poeta non riuscì a recarsi a Stoccolma per la cerimonia ufficiale perché era gravemente infermo e rimase a Bologna, mentre in Svezia veniva pubblicamente elogiato da nomi illustri, come quelli di Wirsen e De Bildt. Questa la motivazione che gli valse il premio: “Non solo in riconoscimento dei suoi profondi insegnamenti e ricerche critiche, ma su tutto un tributo all’energia creativa, alla purezza dello stile e alla forza lirica che caratterizza il suo capolavoro di poetica”.

Giosuè Carducci

Giosuè Carducci

Grazia Deledda (1926)

L’unica donna tra i premi Nobel per la letteratura italiani. Portò a casa il premio nel 1926, “per la sua potenza di scrittrice, sostenuta da un alto ideale, che ritrae in forme plastiche la vita quale è nella sua appartata isola natale e che con profondità e con calore tratta problemi di generale interesse umano”. Ma il premio le fu consegnato solo l’anno dopo: un riconoscimento agguantato dopo molte candidature, la prima era arrivata nel 1913.

Grazia Deledda

Grazia Deledda

Luigi Pirandello (1934)

Non poteva che trovarsi in elenco, uno degli scrittori italiani per eccellenza, che ha vinto il Nobel nel 1934 “per il suo coraggio e l’ingegnosa ripresentazione dell’arte drammatica e teatrale”. Autore di celebri romanzi, novelle e opere teatrali, decise di lasciare il segno proprio durante la cerimonia, non pronunciando alcun discorso ufficiale dopo il ritiro del premio. Una decisione che lasciò tutti di stucco. 

Luigi Pirandello

Luigi Pirandello

Salvatore Quasimodo (1959)

Era il 1959 quando Salvatore Quasimodo vinse il Nobel con questa motivazione: “Per la sua poetica lirica, che con ardente classicità esprime le tragiche esperienze della vita dei nostri tempi”. Un outsider, che non compariva nemmeno nella lista dei favoriti. 3 dei 4 membri del comitato avevano scelto come vincitrice la scrittrice danese Karen Blixen in una lista di 55 nomi. Ma il quarto membro sollevò un’obiezione che avrebbe cambiato tutto: sostenne che, nel corso degli anni, gli scrittori scandinavi erano stati premiati quattro volte in più rispetto a quelli di altri Paesi, fra cui l’Italia. Si decise così di assegnare il premio a Quasimodo.

Salvatore Quasimodo

Salvatore Quasimodo

Eugenio Montale (1975)

Eugenio Montale fu scelto “per la sua poetica distinta che, con grande sensibilità artistica, ha interpretato i valori umani sotto il simbolo di una visione della vita priva di illusioni”. Si può dire che nei decenni precedenti Eugenio Montale, originario della Liguria, era stato considerato come il poeta italiano da prendere a modello, vincitore di numerosi riconoscimenti: prima del Nobel era stato eletto senatore a vita nel 1967.

Eugenio Montale

Eugenio Montale

 

Dario Fo (1997)

E arriviamo all’ultimo premio Nobel italiano, ricevuto nel 1997 da Dario Fo perché “seguendo la tradizione dei giullari medioevali, dileggia il potere restituendo la dignità agli oppressi”. Oltre agli scrittori italiani, Fo è stato il primo attore al mondo a ricevere il prestigioso riconoscimento. Venne premiato quindi per le opere teatrali scritte insieme alla moglie Franca Rame e messe in scena ancora oggi. Capolavori senza tempo che sono valse la gloria a livello mondiale.

Dario Fo

Dario Fo

I migliori tra i migliori, le penne più celebri della storia che hanno saputo raccontare, emozionare, stravolgere i canoni della letteratura mondiale. Poeti, scrittori, autori teatrali, eccellenze italiane riconosciute come capisaldi della cultura globale premiati con il riconoscimento più ambito, quel Nobel per la letteratura che trasforma una firma in mito. Eccole le leggende italiane della scrittura, eterni maestri di un’arte tutta Made in Italy.