Da lunedì 18 comincia la selezione, attraverso chiamate, da parte di volontari e operatori della Croce Rossa (Cri) per selezionare il campione di 150mila cittadini per i test della indagine sierologica su Covid-19. In totale verranno effettuate circa 190mila chiamate effettuate da 550 tra volontari ed operatori su base regionale e ci sarà una struttura nazionale di supporto.

“È fondamentale che le persone, inserite nel campione casuale, diano il loro contributo. Partecipare non è obbligatorio ma è un bene per se stessi e per l’intera comunità”, afferma l’Istat. L’obiettivo è capire quante persone hanno sviluppato gli anticorpi al Coronavirus, anche in assenza di sintomi, sull’intero territorio italiano. 

Stimare il contagio attraverso i test sierologici: come funzionano?

“Attraverso l’indagine – si spiega – si otterranno informazioni necessarie per stimare dimensioni e estensione dell’infezione nella popolazione e descriverne la frequenza in relazione ad alcuni fattori quali sesso, età, regione di appartenenza, attività economica. Per ottenere risultati più precisi”. “I risultati dell’indagine, diffusi in forma anonima e aggregata, potranno essere utilizzati per successivi studi e per l’analisi comparata con altri Paesi europei”, si specifica. 

Naturalmente verranno poi indicate le procedure di prelievo che saranno gestite dalla Croce Rossa Italiana. Questo primo importantissimo passo è indispensabile per capire come procedere nella Fase 2 e sconfiggere definitivamente il virus.