I Borghi più belli d’Italia è un’associazione che promuove i piccoli centri abitati italiani che rispondono a determinati requisiti, quali: integrità del tessuto urbano, armonia architettonica, vivibilità del borgo, qualità storico-artistica, servizi al cittadino e pagamento di una quota associativa annuale.

L’associazione organizza all’interno dei borghi anche diverse iniziative, quali: festival, concerti, mostre, fiere ed eventi di varia natura che possano risaltare il vasto patrimonio (architettonico, artistico, dialettale, enogastronomico, ecc.), coinvolgendo nelle manifestazioni i vari abitanti e istanze locali, i comuni, le scuole, le associazioni culturali, i poeti e i musicisti locali.

Il Consiglio Direttivo de “I Borghi più belli d’Italia“, su proposta del Comitato Scientifico, ha deliberato il mese scorso l’ammissione di 12 nuovi Borghi all’interno dell’Associazione. 
Con questi nuovi ingressi, l’Associazione rafforza la propria presenza sul territorio nazionale raggiungendo i 325 Borghi, tutti valutati positivamente dopo il procedimento di certificazione ISO9001 che conta ben 72 parametri. 
Il processo estremamente articolato, la serietà e la rigidità nella selezione dei Comuni sono una garanzia nei confronti dei potenziali turisti, nonché un incentivo a migliorare per coloro che non sono stati ammessi.

La lista dei Borghi più belli d’Italia sale a 325 comuni: quali sono le 12 new entry 

Il primo Borgo che ha l’onore di aprire la nuova lista è Alberobello, in provincia di Bari, conosciuto per essere la Capitale dei Trulli, ma anche patrimonio dell’UNESCO.
Scopriamo insieme tutti gli altri incantevoli luoghi, in ordine alfabetico.

Bellano, in provincia di Lecco. Il piccolo centro si trova sulla sponda orientale del Lago di Como ed è un pittoresco paese di pescatori, con strade strette ed edifici colorati: tipico posto da cartolina, dove è possibile respirare il vero profumo del lago e della natura. 
Buccheri, in provincia di Siracusa, è un luogo suggestivo che possiede un gran numero di boschi e piante millenarie. Inoltre, è cresciuto attorno al castello normanno e nasconde al suo interno chiese, palazzi e opere d’arte.
Calascibetta, in provincia di Enna, è un piccolo borgo medievale con reperti archeologici notevoli. Il suo nome ha origini arabe, ma furono i normanni a sancire la nascita del borgo intorno all’XI secolo.
Campiglia Marittima, in provincia di Livorno, sorge su un colle in Val di Cornia: da un lato propende verso il Mar Tirreno e dall’altro vi è la campagna circostante. Anticamente vi era la presenza di giacimenti minerari, dai quali vennero estratti minerali e metalli.
Castelnuovo di Porto, in provincia di Roma, ha origini etrusche. Qui si erge anche l’imponente Castello della Rocca.
Crecchio, in provincia di Chieti, sorge su una collinetta vicino al fiume Arielli, dominato dal Castello Ducale. 

Castello Ducale di Crecchio

Castello Ducale di Crecchio

Scendiamo più al Sud con La Maddalena, in provincia di Sassari che è persino candidata ad essere la Capitale italiana della Cultura del 2024. Qui si affacciano palazzi del Settecento di straordinaria bellezza e si innalza una colonna con l’effigie di Giuseppe Garibaldi.
Luserna, in provincia di Trento, è uno dei comuni più ricchi di storia e tradizioni del Trentino. Infatti, qui si parla ancora il cimbro, un’antica lingua tedesca.
Nocera Umbra, in provincia di Perugia, vanta un passato come struttura difensiva, a partire dalle possenti mura castellane di epoca medievale. Luogo mistico del cui centro storico meritano una visita la chiesa di San Filippo, in stile neogotico, e la chiesa di Santa Chiara del XIII secolo.
Immerso nel verde e nell’ampia vallata di Aso è il borgo di Petritoli, in provincia di Fermo.
Infine, abbiamo il borgo di Pieve Tesino, anch’esso in provincia di Trento come Luserna.