Il divin fanciullo dei pittori italiani, considerato quasi un Dio mortale. 500 anni fa moriva Raffaello Sanzio (28 marzo 1483 – 6 aprile 1520) un genio dell’arte Made in Italy. L’emergenza Coronavirus impedisce di ammirare dal vivo i suoi capolavori sparsi tra Roma e Marche, ma tv e radio hanno organizzato diverse iniziative per potersi lanciare alla scoperta dell’universo del più grande pittore del Rinascimento, rimanendo a casa. 

“Raffaello. Il genio sensibile”, documentario condotto dallo storico dell’arte Luca Tomio e con la partecipazione straordinaria di Achille Bonito Oliva, è disponibile su Rai Play: si tratta di un viaggio tra i capolavori dell’artista, noti e meno noti, con testimonianze e curiosità. Si passa dalla casa di Urbino dove il Maestro nacque nel 1483 arriva fino alla Roma dei Papi, dove arrivò il successo eterno. Con la regia di Luca Trovellesi Cesana e la sceneggiatura di Claudio Centioni, si passeggia nei palazzi storici della Firenze del Cinquecento, nella Galleria Nazionale delle Marche e nella Pinacoteca Ambrosiana di Milano, fino all’Ermitage di San Pietroburgo.

Rai e Sky omaggiano Raffaello: gli appuntamenti in tv e in radio

In occasione dell’anniversario, Sky Arte propone Raffaello – Il principe delle Arti (lunedì 6 aprile alle 19.45 e poi on demand, anche in 3D), il film d’arte uscito al cinema nel 2017 con Flavio Parenti nei panni del pittore ed Enrico Lo Verso nel ruolo di suo padre Giovanni Santi, Angela Curri-Fornarina e Marco Cocci-Pietro Bembo. 

C’è anche “La Roma di Raffaello”, lunedì su Rai Storia alle 21.10, un documentario in prima visione tv di Davide Savelli e Massimiliano Griner, con la regia di Graziano Conversano, dedicato agli anni romani del pittore, dal 1509 al 1520. Si entra da Porta del Popolo per poi trovarsi di fronte alle rovine dell’antica Roma, ai primi incarichi assegnatigli da Giulio II, e ad una carriera inarrestabili. Tra i luoghi protagonisti, Villa Farnesina, commissionata da Agostino Chigi, con quegli affreschi ispirati ai miti classici.

Ma non saranno le uniche iniziative: nei prossimi giorni ci sarà una copertura totale sull’anniversario di Raffaello.  Da “Paese che vai… luoghi, detti, comuni” che domani (alle 9.35 su Rai1) si mette in viaggio da Roma a Urbino a Quante storie (lunedì alle 12.45 su Rai3) dove Giorgio Zanchini intervista lo storico Antonio Forcellino, che ha scritto del pittore nel suo libro, “Il secolo dei giganti. Il fermaglio di perla”.

Rai Storia lo celebra con il documentario “Raffaello. Il mito e la modernità” (lunedì alle 19.15), con lo storico dell’architettura Alessandro Viscoglio tra Villa Madama e la Cappella Chigi in Santa Maria del Popolo, l’architetto Paolo Portoghesi e Luigi Ontani con l’autoritratto nelle vesti di Raffaello. 

Anche la radio italiana celebra Raffaello: Radio Techetè riscopre la lezione-spettacolo “Raffaello secondo Dario Fo” (in podcast e on demand). Per Rai Radio3 l’intera giornata di lunedì sarà dedicata a Raffaello. 

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