Un film attuale che più attuale non si può. Metti una cena tra amici, tre coppie e un forse fidanzato non accompagnato. Metti una proposta decisamente pericolosa: nel corso della cena tutti dovranno rendere pubblici le telefonate, i messaggi e le mail ricevute sul proprio cellulare.

Quel gioco apparentemente innocuo diventa un gioco al massacro: si scoprono tutti gli altarini, tutte le verità nascoste dietro le apparenze, cadono le maschere, emergono segreti inconfessabili. Il cast è notevole: c’è Valerio Mastandrea alle prese con un grosso equivoco; c’è Giuseppe Battiston che si chiede se continuare a fingere sia molto più facile; c’è Edoardo Leo, che si ritrova nella situazione peggiore in cui un uomo potrebbe finire. 

E poi ancora Marco Giallini, che insegna a disinnescare i conflitti domestici; Anna Foglietta, donna sull’orlo di una crisi di nervi. E tanto altro ancora.

Giù la maschera: le verità che si nascondono nei nostri smartphone

La protagonista principale di uno dei migliori film italiani degli ultimi anni? La verità, scomoda ma semplice, quella che si cela dietro la maschera dell’ipocrisia che indossiamo ogni giorno. Questo film è una piccola perla, uno specchio in cui guardarsi con tutte le proprie mancanze e le proprie bugie, che troppo spesso consideriamo “bianche”.

Una commedia all’italiana ben fatta, senza stucchevoli battute e con un retrogusto dolceamaro. “Perfetti sconosciuti” tira in ballo anche l’utilizzo dei social e della tecnologia, invitando a farne un uso cauto e responsabile perché dietro quello schermo che ci portiamo costantemente dietro c’è la nostra vita, ed è su quella che dobbiamo rimanere concentrati.

Un film convincente ed avvincente, dal grande risvolto psicologico: ci si ritrova catapultati di colpo a quella tavola, con la paura che anche i nostri più torbidi segreti possano essere scoperti da un momento all’altro.