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 “La prima volta che l’ho vista, ho perso la testa, perché era semplicemente perfetta.” Più di qualcuno potrebbe pensare che Mel Gibson abbia dedicato queste parole ad una bellissima donna. Invece la protagonista di questo colpo di fulmine è Matera, cittadina che sorge nella parte orientale della Basilicata a 401 metri sul livello del mare, al confine tra l’altopiano delle Murge ad est e la fossa Bradanica ad ovest. Matera è stata eletta capitale europea della cultura 2019. Il regista di “La Passione di Cristo” scelse di girare qui il suo film più famoso nel 2004. Matera è costruita interamente sulla roccia: quello che oggi è l’insediamento urbano lucano si è sviluppato a partire da grotte naturali: i famosi Sassi. Un posto così magico e suggestivo da dover essere tutelato, ad ogni costo. Nel 1993 l’UNESCO ha dichiarato i Sassi di Matera Patrimonio Mondiale dell’Umanità, il primo sito del meridione a ricevere questo privilegio. Per la prima volta nella sua storia l’Unesco parla di “Paesaggio Culturale”, per descrivere un posto nel mondo in cui la Storia irrompe in ogni scorcio, in ogni pietra, in ogni angolo.

matera capitale cultura 2019

Matera. Capitale della cultura 2019



Matera: la storia della capitale europea della cultura 2019


Il fascino di questa terra nasce dalla fusione di paesaggi, civiltà e culture diverse. Ogni epoca ha lasciato a Matera la sua impronta, senza riuscire a vincere sul Passato, senza cambiarla, senza intaccarne la purezza, l’originalità. I Sassi di Matera si impongono alla vista come un panorama unico al mondo. Un perfetto esempio di adattamento all’ambiente: qui l’uomo ha saputo sfruttare le caratteristiche del contesto naturale per trasformare uno spuntone roccioso in luogo di vita quotidiana, in rifugio, in casa. Il paesaggio rupestre di Matera comincia a delinearsi nel Paleolitico: alle grotte già presenti naturalmente si aggiungono quelle scavate dall’uomo. Con l’avvento del Cristianesimo tra i sassi di Matera cominciarono a spuntare imponenti luoghi di culto: la Cattedrale di Matera, la chiesa di San Giovanni Battista, la Chiesa di S. Domenico, la Chiesa di Santa Maria della Valle Verde sulla via Appia. Negli anni ’50 la fama di Matera non era particolarmente positiva. In “Cristo si è fermato a Eboli”, Carlo Levi la descrive come un posto di dolente bellezza, in cui l’aumento demografico aveva creato una situazione di totale degrado tra i Sassi di Matera. L’attenzione del mondo si riversò su quella che allora venne definita la “vergogna nazionale” da Palmiro Togliatti. Con la “Legge Speciale per lo sfollamento dei Sassi” imposta dal governo, Matera divenne una città fantasma. Con la nomina a Patrimonio UNESCO è cominciata la rinascita di questa cittadina, unica al mondo, un tesoro del Sud Italia caro a tutta l’Europa.

Matera di notte

Matera di notte



I sassi di Matera: le tracce di un passato che resiste al progresso


Il nucleo urbano di Matera si forma intorno a partire dalla collina della Civita che divide in due i Sassi: il Sasso Barisano rivolto ad est e il Sasso Caveoso rivolto a sud. Entrambi gli speroni rocciosi sorgono su uno dei versanti di un canyon scavato nel tempo dal torrente Gravina. Le abitazioni scavate dai lucani nel tempo hanno rappresentato il cuore della civiltà contadina, antichi rifugi che rendevano calda la fredda pietra. Oggi i sassi sono stati ristrutturati e rinobilitati, e molte di queste case rocciose nascondono un sorprendente interno. Con le piccole luci accese nelle innevate sere d’inverno, sul pendio appare un vero e proprio presepe di cartapesta, caratteristica che ha fatto guadagnare a Matera l’appellativo di “piccola Betlemme”. Il tempo sembra essersi fermato a Matera, come dimostra la Casa-Grotta nel cuore del sasso Caveoso. La vita di molte famiglie numerose si concentrava in una stanza condivisa anche con gli animali. Sull’altro versante si estende il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano, noto anche come Parco della Murgia Materana. Qui si trovano gli insediamenti più antichi del territorio: la Grotta dei Pipistrelli, i villaggi neolitici di Murgecchia, Murgia Timone e Trasanello a nord e i villaggi rupestri della Selva, il villaggio Saraceno a Sud.


Paesaggio di Matera

Paesaggio di Matera



Cosa vedere a Matera: un’immersione nella cultura e nelle tradizioni lucane


Su ogni sperone roccioso che si rispetti c’è un castello e Matera non fa eccezione: sulla collina del Lapillo si erge il Castello Tramontano, risalente al ‘400 e lasciato incompiuto dopo la morte del suo proprietario, il conte Tramontano. Tante tantissime chiese di tutte le epoche cattureranno la vostra attenzione. Tra le più caratteristiche: Santa Maria de Idris, Santa Lucia alle Malve, San Pietro Barisano. Un maestoso campanile annuncia la presenza della cattedrale, di stile romanico-pugliese. Immancabile la visita al Palombaro lungo, conosciuto anche come il Duomo dell’acqua, una delle cisterne più grandi d’Europa. E poi ancora palazzi nobiliari, piazze e punti panoramici. A Matera si respira cultura ad ogni passo e la natura si fa arte in questo piccolo pezzo di mondo antico.


Il set cinematografico perfetto: Matera sul grande schermo


Matera ha conquistato anche il cuore di grandi registi di ogni tempo. Ben 55 lungometraggi sono stati ambientati qui, tra i Sassi di Matera. Si comincia negli anni ’50 con ‘La lupa’ (1953) di Alberto Lattuada, ‘Il conte di Matera’ (1958) di Luigi Capuano con Virna Lisi, ‘Ledue sorelle’ (1950) di Mario Volpe. Poi si arriva ai film più recenti, come ‘Basilicata Coast to Coast’ (2010) di Rocco Papaleo con Alessandro Gassman, Paolo Briguglia e Max Gazzè. A Matera sono stati ambientati due capolavori del cinema italiano e internazionale. Nel 1964, Pier Paolo Pasolini girò qui “Il vangelo secondo Matteo”. Per il racconto della vita di Gesù, dalla nascita alla resurrezione, l’indimenticato regista italiano scelse attori non professionisti e comparse tra i contadini lucani. Come già detto, nel 2004,Matera fece innamorare anche Mel Gibson, che la scelse come location della sua “Passione di Cristo”. Stesso scenario, ma cast stellare per ricostruire gli ultimi tormentati momenti della vita di Gesù. ​​​


Panorama di Matera

Panorama di Matera



Matera 2019 è la scelta dell’Europa per celebrare la cultura. Gli occhi di tutti saranno ulteriormente posati su questo gioiellino Made in Italy. Mentre il mondo continua ad accelerare, c’è un posto in cui le lancette sono ferme, in cui il profumo del passato si fonde con quello del pane appena sfornato, in cui la vita rallenta e semplicemente si gode appieno: questo posto si chiama Matera.

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