Specifica preparazione tecnica, profonda preparazione culturale, integrata visione globale, innato senso artistico: sono queste le caratteristiche che deve possedere un ottimo designer, la figura professionale che traduce un progetto in realtà. A metà strada tra idea e materia c’è il designer industriale, e quando il design è Made in Italy le firme su pezzi unici e capolavori dell’arredo sono quelle dei principali interior designer italiani famosi nel mondo. 

Designer famosi italiani: i più celebri al mondo

Quali sono i designer di interni famosi che hanno cambiato per sempre le prospettive dell’abitare? E quali sono i designer famosi contemporanei che si fanno strada tra i giovani talenti emergenti? Scopriamo i nomi del design italiano più autorevoli attraverso le loro opere di maggior successo.

1. Pier Giacomo e Achille Castiglioni – Arco

Due fratelli, figli di un noto scultore italiano, che hanno segnato il mondo del design con idee semplici e rivoluzionarie. Ogni prodotto è stato pensato dal duo del design tricolore con una funzione precisa. Forme raffinate e pulite, rimaste nella storia, grazie all’assegnazione di ben 14 Compassi d’Oro. 

Il prodotto più moderno ed iconografico a firma dei fratelli Castiglioni è la lampada Arco, creata per il marchio Flos nel 1962. Si tratta di una cupola in acciaio forato, sospesa da un arco in acciaio sorretto da un blocco in marmo di Carrara. La cupola forata serve a non far surriscaldare la lampada, i tagli del travertino servono a non creare spigoli che renderebbero la struttura fragile nel tempo e il foro nel blocco di marmo serve a spostare facilmente la lampada. L’innovativo prodotto si caratterizza come la prima lampada a sospensione in modalità piantana che può essere facilmente spostata per la casa. La lampada è stata definita Opera d’Arte ed è tutelata da plagio e imitazione: è esposta nei più importanti musei del mondo.

Pier Giacomo e Achille Castiglioni

Pier Giacomo e Achille Castiglioni

2. Giò Ponti – Superleggera

Quando si parla di principali architetti e designer mondiali non si può non nominare l’illustre personalità che ha ideato il Grattacielo Pirelli di Milano e altre incredibili strutture nel mondo. Molto noto anche come designer, nel 1957 ha creato un oggetto estremamente celebre per Cassina. Ecco la Superleggera, una rivisitazione delle classiche sedie chiavarine. La seduta è alleggerita e trasformata in un oggetto dal design minimal, moderno ma anche tradizionale. Può una semplice sedia essere rivoluzionaria? Ebbene è proprio quello che è successo con questo oggetto, spostabile con l’utilizzo di sole due dita. 

Giò Ponti

Giò Ponti

3. Ettore Sottsass jr – Velentine

Nel 1969 Ettore è il direttore creativo di Olivetti e si occupa di disegnare una macchina da scrivere destinata a fare la Storia. Una macchina da scrivere portatile grazie al pratico manico, dalle linee morbide e sensuali, con un colore che attrae subito il consumatore.

Ettore Sottsass

Ettore Sottsass

4. Franco Albini – Veliero

Un designer che ha legato il suo nome al mondo dell’arredamento: nel 1940 ha pensato ad un elemento di arredo per la sua abitazione che è ora distribuito da Cassina. Come suggerito dal nome, l’oggetto richiama nella forma e nella struttura stralli e velature di un’imbarcazione velica. Composto da due aste in legno di frassino su cui si trovano sospesi, attraverso un sistema di tiranti in acciaio, i ripiani in vetro stratificato. 

Franco Albini

Franco Albini

5. Andrea Branzi – Animali domestici

Considerato uno dei maggiori esponenti del neodesign ed è fondatore di Domus Academy, accademia di design milanese. Il suo modo di concepire l’arredamento esprime un forte legame con il mondo animale e il mondo della natura: le sedie sono fiorite, le librerie hanno le zampe e le lampade somigliano a cactus. Nel 1985 presenta per Zanotta la collezione Animali domestici, sintesi perfetta del suo stile.

6. Bruno Munari – Falkland

Un artista del XX secolo a tutto tondo, che ha dato il suo contributo fondamentale in diversi campi dell’espressione visiva (pittura, scultura, cinematografia, disegno industriale, grafica) e non visiva (scrittura, poesia, didattica). Il suo stile si caratterizza per la ricerca sul tema del movimento, della luce e dello sviluppo della creatività e della fantasia nell’infanzia attraverso il gioco. Molto apprezzata la lampada Falkland pensata per Danese Milano nel 1964.

7. Alessandro Mendini – Proust

Architetto, designer e artista, Mendini ha rinnovato il design italiano del secondo Novecento. Nel 1987 ha creato la poltrona Proust, in stoffa e dalla forma barocca con una decorazione a macchie di colore, una metafora ispirata allo scrittore Proust. 

Alessandro Mendini

Alessandro Mendini

8. Antonio Citterio – Mart

Un architetto e designer che si caratterizza grazie al suo disegno pulito ed essenziale. Oggetti sospesi semplici e moderni, come Mart pensata nel 2003 per B&B Italia ha un’accogliente forma concava e si appoggia su una serie di basamenti che modulano il carattere dell’insieme.

Antonio Citterio

Antonio Citterio

9. Fabio Novembre – Nemo

La sua carriera è stata segnata da collaborazioni importanti: Blumarine e Milan, Bisazza e Cappellini. È curatore di mostre alla Triennale di Milano e ha curato il corner del comune di Milano nel padiglione Italia all’Expo di Shanghai. Nel 2010 ha firmato la poltrona Nemo per Driade: oggetto dal design antropomorfo dove la figura umana diventa centrale e si trasforma in un elemento di seduta.

Fabio Novembre

Fabio Novembre

10. Matteo Thun – Tantisassi

Matteo Thun ha collaborato con lo studio Memphis e con Ettore Sottsass realizzando creazioni per grandi nomi come Artemide, Illy, Philips, Fontana Arte, Missoni, Porsche Design, Coca Cola, Lavazza e Campari. Il divano Tantisassi, pensato nel 2004 per Rossi di Albizzate porta la sua firma.

Matteo Thun

Matteo Thun

Un ideatore, un progettista, un artista, un innovatore, un operaio, un visionario, un precursore dei tempi, ma anche un tradizionalista. Ogni designer racchiude in sé tante anime e tanti talenti, ma ha un solo obiettivo: catturare l’attenzione, stupire fino alla completa meraviglia.