I legumi, uno degli ingredienti principe della dieta mediterranea, coltivati e consumati dall’uomo fin dai tempi più remoti. Un’ottima fonte di proteine: allo stato secco ne contengono dal 20 al 40%, una percentuale quasi doppia rispetto a quella dei cereali e decisamente vicina a quella dei prodotti di origine animale.

I legumi contengono un’elevata percentuale di fibre alimentari, utili per regolare le funzioni intestinali e regolare i livelli di glucosio e colesterolo nel sangue. 

Legumi speciali: le colture Made in Italy

Quali sono i legumi coltivati in Italia che vale la pena gustare? Ecco cinque esempi di nutrienti prodotti del patrimonio gastronomico territoriale!

MOCHI DELLA VAL BORMIDA

Un legume molto particolare, nato dal progetto di recupero della Fondazione Slow Foood. Fa parte della famiglia della cicerchia ed ha segnato un’intera epoca di questa valle ligure della provincia di Savona, prima di rischiare si scomparire del tutto nello scorso secolo. Oggi si può gustare sulle tavole italiane, con tutto il suo apporto nutrizionale.

FAGIOLI DEL PURGATORIO

Tra Toscana e Lazio, nella zona di Gradoli e dei comuni limitrofi della provincia di Viterbo, questa varietà di fagioli italiani sviluppa caratteristiche uniche. Rappresentano una delle portate del tipico Pranzo del Purgatorio, al quale devono il nome. Questo pranzo riunisce da secoli migliaia di commensali, con lo scopo simbolico di salvare le anime del Purgatorio prima dell’inizio della Quaresima: tutti sono pronti a gustare lo stesso tradizionale menu. 

FAGIOLI DI ATINA

Un cannellino dalle rinomate qualità organolettiche, dovute al terreno nel quale è coltivato. Chiamato anche “focaleto”, perché la sua coltivazione è concentrata lungo le sponde del fiume Melfa, del torrente Mollarino e dei loro affluenti, in un territorio ricco di manganese. Nasce così un tegumento sottile, che rende il Fagiolo Cannellino di Atina più tenero rispetto alle altre tipologie: questa varietà non ha bisogno di essere messa a bagno prima della cottura. 

FAGIOLI ROSSI SCRITTI DEL PANTANO DI PIGNOLA

A pochi chilometri da Potenza, in un magnifico scenario naturale, si sviluppa un’antica coltura, recuperata da poco tempo, che rende la tradizione agroalimentare lucana ricca e interessante. Questi fagioli sono tutelati dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali e dalla Fondazione Slow Food e si inseriscono di diritto nella lista delle eccellenze italiane. 

CECE NERO DELLA MURGIA

Siamo nella provincia di Bari, nella zona della Murgia Carsica, tra storia e paesaggi mozzafiato. Qui è stata recuperata la coltivazione di un legume dalle caratteristiche uniche, un cece dall’aspetto particolare e dal sapore gustoso, che oggi è fuori pericolo di estinzione.