Negli ultimi mesi, a causa dell’emergenza Coronavirus, la moda italiana ha subito una notevole battuta d’arresto. Attraverso un post condiviso su Instagram, Gucci ha annunciato di non avere più intenzione di sfilare, abbandonando sia il calendario ufficiale che il concetto di stagionalità.

A parlare è il direttore creativo Alessandro Michele, che rompe il silenzio dopo giorni di messaggi ambigui, raccolti sotto il titolo di “Appunti nel silenzio”, una serie di idee e riflessioni sull’attuale sistema moda. “Nel mio domani abbandonerò il rito stanco della stagionalità e degli show per riappropriarmi di una nuova scansione del tempo, più aderente al mio bisogno espressivo”, scrive Alessandro Michele.

La nuova moda di Gucci: addio al calendario parigino

Gucci si muoverà nel futuro seguendo lo schema di due sole presentazioni all’anno, due eventi totalmente fuori dagli schemi, “impertinenti e profondamente liberi”. Niente più stagioni della moda cruise, pre-fall, spring-summer e fall-winter, definite dallo stilista come sigle che hanno colonizzato il nostro mondo, privandole di ogni significato concreto.

Michele auspica un ritorno alla dimensione più autentica della moda, facendo eco alle parole di Giorgio Armani, che, con una lettera aperta al sito WWD aveva denunciato da un lato il problema della sovrapproduzione di capi e dall’altro aveva invitato a un rallentamento della macchina della moda in modo da rivalutare e valorizzare la filiera. 

La moda abbandona dunque il calendario parigino per avvicinarsi ai consumatori, all’ambiente e alle nuove esigenze delineate dallo scenario post Covid.