La Regina delle montagne italiane, una cittadina-gioiello incastonata tra panorami che tutto il mondo ci invidia. Aosta, la “Roma delle Alpi”, fu fondata proprio dai romani subito dopo la vittoria sui Salassi, un popolo di montagna che seppe battersi fino alla fine. Augusta Praetoria, questo l’altisonante nome della colonia, un punto strategico fondamentale per tenere d’occhio i galli e consolidare il predominio sulla Pianura Padana e il Nord Italia. 

Le tracce del passaggio romano sono visibili nel ricco patrimonio di monumenti. Il Medioevo, poi, è stato determinante per la costruzione delle chiese e dei conventi, dei forti e dei castelli, disseminati nella città di Aosta. Da sempre associata alla neve e allo sci, la città capoluogo della valle è anche un luogo turistico che attira persone da tutto il mondo, e non solo in inverno. Il centro di Aosta si può visitare in tutte le stagioni: caratteristico nei mesi più rigidi, fresco nei mesi più assolati.

Aosta: cosa vedere in un giorno

Aosta da visitare è una città ricca di storia e di paesaggi incantevoli, dove ad ogni angolo una sorpresa attende il curioso viaggiatore, tra le montagne e i castelli di Aosta, silenziosi custodi del tempo che passa. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da vedere ad Aosta!

1. Piazza Chanoux 

Il cuore pulsante di Aosta è questa piazza rettangolare, accessibile solo ai pedoni. Come suggerisce il nome, lo spazio è dedicato al martire della resistenza Émile Chanoux, che si offrì al sacrificio nel 1944. La piazza è circondata da palazzi storici e incorniciata dalle Alpi e da qui partono le vie principali della città, dove si può fare shopping e ammirare l’arte antica. Al centro della piazza spicca “l’Alpino”, il monumento al soldato valdostano realizzato nel 1924. Qui si affaccia anche il Municipio, sede del comune di Aosta, in stile neoclassico. Completano il salotto buono due fontane simbolo dei due fiumi di Aosta, la Dora Baltea e il torrente Buthier. Per una piacevole sosta, fermatevi sotto al porticato, nello storico Caffè nazionale, costruito nel 1815 sui resti del Convento di San Francesco. Proprio accanto al Municipio sorge l’Hôtel des États, che risale al 1730, ed era la sede del parlamento locale, il Conseil des Commis.

Piazza Chanoux

Piazza Chanoux

2. I monumenti romani

Aosta, cosa vedere? Sicuramente tutta l’eredità lasciata dai romani e disseminata nei dintorni della cittadina. C’è da perdersi lungo un vero e proprio percorso. Si comincia dall’Arco di Augusto, che si trova lungo la strada che portava all’ingresso attraverso la Porta Praetoria. Dedicato al celeberrimo imperatore e costuito nel 25 a.C. proprio per festeggiare la vittoria contro i Salassi e la fondazione della nuova colonia romana.

Si arriva poi all’enorme Porta con tre aperture, una centrale per i carri e due laterali per i pedoni. L’ingresso è totalmente ricoperto di marmo e a pochi metri c’è il maestoso Teatro Romano, caratterizzato da una facciata di 22 metri, un proscenio di 45 metri per 7 di profondità e gradinate che potevano ospitare fino a 4000 spettatori. Quello che un tempo era l’Anfiteatro è oggi inglobato nel Convento di Santa Caterina. Non può mancare una tappa al Ponte Romano e all’area funeraria di Porta Decumana, con le sue tre cellae memoriae, cioè tre mausolei e i resti di una basilica paleocristiana.

Teatro Romano di Aosta

Teatro Romano di Aosta

3. Il Criptoportico forense 

Un’altra testimonianza del glorioso passato romano di Aosta, riconosciuto monumento nazionale italiano. Questo edificio, costituito da una galleria di marmo chiusa su tre lati, aveva un’importante funzione strutturale: serviva a regolarizzare il dislivello dell’area ed era il perfetto punto di congiunzione di due templi dedicati uno ad Augusto e l’altro alla triade di Giove, Giunone e Minerva.

Il Criptoportico forense

Il Criptoportico forense

4. La Cattedrale di Santa Maria Assunta 

Cosa vedere ad Aosta? Indubbiamente l’edificio religioso più importante e più antico della città, fondato alla fine del IV secolo. Due campanili, alti 60 metri, sono le costruzioni più alte dell’intera valle. All’interno la cattedrale nasconde tesori artistici e religiosi, come il prezioso ciclo di affreschi dell’XI secolo sulla volta e un crocifisso ligneo del 1397, e poi ancora bellissime vetrate artistiche del 1500 e due mosaici-pavimento del XIV secolo, che raffigurano il ciclo dei mesi e i quattro fiumi del Paradiso Terrestre. E se non bastasse, ci sono anche un chiostro del 1460 e il Museo del Tesoro, che custodisce opere d’arte e il tesoro della Cattedrale.

La Cattedrale di Santa Maria Assunta 

La Cattedrale di Santa Maria Assunta

5. La collegiata e il chiostro di Sant’Orso 

Visitare Aosta significa ammirare questo insieme di edifici religiosi che risale al V secolo. A colpire sono il Chiostro Romanico, il coro ligneo che risale al ‘400, la cripta e un ciclo di affreschi dell’XI secolo. Lo stile della collegiata è barocco. Da non perdere il mosaico scoperto nel 1999 e il campanile romanico alto 46 metri. Il chiostro fu costruito intorno al 1100 e ospita 40 capitelli, con scene del Vecchio e Nuovo Testamento e del Vangelo. Nel cortile esterno spicca il leggendario tiglio di Sant’Orso: si dice che sia stato piantato dal Santo intorno al 1530 ed è Monumento Nazionale.

La collegiata e il chiostro di Sant'Orso

La collegiata e il chiostro di Sant’Orso

6. Il Forte di Bard 

Uno dei simboli della Valle, che sorge a 48 km da Aosta, lungo la Via Francigena. Come nome vuole, questo edificio è totalmente inaccessibile dall’esterno e nel passato ha ospitato circa sessanta soldati che difendevano i confini dell’Impero Romano. Un luogo simbolo della difesa del territorio. Nel 1242 fu conquistato dai Savoia, che riuscirono da qui successivamente a resistere all’avanzata di Napoleone e della sua armata. Oggi il forte è visitabile attraverso un percorso panoramico: nelle prigioni è possibile visionare filmati 3D che ne raccontano la storia. All’interno del Forte c’è il Museo delle Alpi, che ospita mostre e laboratori multimediali dedicati ai ragazzi.

Il Forte di Bard

Il Forte di Bard

7. Basilica di San Lorenzo 

Questa basilica paleocristiana si trova nelle fondamenta della chiesa di San Lorenzo, una delle più antiche di Aosta. Conserva la pietra tombale del vescovo Grato, patrono della Valle d’Aosta. La struttura a croce latina sorge sulle tombe dei primi martiri cristiani. All’interno della basilica ci sono due absidi e il presbiterio con un semicerchio di pietra.

Basilica di San Lorenzo

Basilica di San Lorenzo

8. Le montagne di Aosta

Cosa vedere in valle d’Aosta? Impossibile non notare le splendide Alpi, che da un punto all’altro della vista circondano la città. Due sono in particolare le cime che attirano lo sguardo dei turisti: la Becca di Nona e il Monte Emilius. Gli aostani sono soliti dire che quando il sole passa sopra la Becca sono le 11 di mattina. E perché Nona? Perché a quest’ora i canonici della Cattedrale celebravano l’office des nones, il breviario di mezzogiorno. Dai 3.500 metri dell’Emilius la vista è meravigliosa: spazia dal Gran Paradiso al Monte Bianco, passando per Cervino e Monte Rosa. E se vi state chiedendo cosa fare ad Aosta non può mancare un giro nella seggiovia della Pila, per ammirare tutte le bellezze del paesaggio. 

Le montagne di Aosta

Le montagne di Aosta

Cosa mangiare ad Aosta

Il patrimonio gastronomico della cittadina alpina è la testimonianza diretta di tutti i popoli che hanno abitato queste terre. Tra i prodotti tipici spiccano la Fontina, prodotta con latte bovino crudo e intero, il Jambon de Bosses, prosciutto crudo, entrambi DOP, e il profumatissimo génépy, il liquore a base di ginepro.

I piatti della tradizione aostana da assaggiare assolutamente? Chnéfflene, palline di pasta fatta in casa con latte e farina. condite con cipolla e burro o fonduta. Da provare anche la Seupetta à la valpelleunèntse, a base di fontina, cavolo e pane di segale, e la Seupa de grì, una minestra di maiale, orzo e verdure.

Per quanto riguarda i secondi piatti, è la carne ad essere protagonista, con la Carbonade, carne bovina salate cotta con lardo e aglio e insaporita da una salsa a base di vino e farina, e la cotoletta alla valdostana, farcita con prosciutto cotto, fontina e fritta nel burro. Come non menzionare la fonduta, un piatto unico a base di fontina, burro, latte, uova. Si accompagna con crostini di pane o riso.

Importantissimi anche i dolci, come le tegole valdostane, a base di mandorle e ricoperte di cioccolato, e il Blanc-manger, budino con vaniglia, panna e zucchero.

Uno scrigno di tesori, preziosa cassaforte dell’arte romana. Paesaggi incontaminati e straordinari, dove la maestosità delle Alpi incornicia borghi, chiese e castelli fra i più belli d’Italia. Un tuffo nel passato, un’immersione nella natura.