È morta a 93 anni Lina Wertmüller, una delle più grandi registe italiane, vincitrice del Premio Oscar alla carriera. 
Ad annunciare e diffondere la notizia sui social è stato un amico di famiglia, anche se non sono stati rivelati i motivi del decesso. 

Nata a Roma il 14 agosto 1928, la regista, durante la sua lunga carriera, aveva firmato film cult come Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare di agosto, Pasqualino settebellezze e Mimì metallurgico, segnando la storia della commedia italiana.

La camera ardente sarà allestita in Campidoglio. La notizia è stata data dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri che in un tweet la ricorda come “una grande regista che ha realizzato film densi di ironia e intelligenza, la prima donna candidata all’Oscar per la miglior regia”.

Lina Wertmüller, dagli esordi agli ultimi lavori: una carriera costellata di successi

La carriera di Lina Wertmüller inizia in radio e, successivamente, in televisione. 
È stata autrice e regista alla prima edizione di Canzonissima e Il giornalino di Gian Burrasca, con Rita Pavone protagonista maschile.
In seguito, ha collaborato con celebri registi teatrali, tra i quali spiccano i nomi di Guido Salvini, Giorgio De Lullo e Garinei e Giovannini. Nel 1953 è stata anche aiuto regista di Federico Fellini nelle pellicole La dolce vita (1960) e 8½ (1963). 

Nella seconda metà degli anni sessanta nasce, invece, la sua collaborazione con l’attore Giancarlo Giannini, presente in quelli che potremmo definire gli Anni d’Oro della Wertmüller, alle prese con i suoi più grandi successi: Mimì metallurgico ferito nell’onore (1972), Film d’amore e d’anarchia, Travolti da un insolito destino nell’azzurro mare d’agosto (1974), Pasqualino Settebellezze (1976, candidato a Tre Premi Oscar), La fine del mondo nel nostro solito letto in una notte piena di pioggia (1978) e Fatto di sangue fra due uomini per causa di una vedova
Nel 1992 dirige anche Io speriamo che me la cavo, iconico film con Paolo Villaggio.  

Tra i suoi ultimi lavori, ricordiamo Mannaggia alla miseria del 2008 con Gabriella Pession e Sergio Assisi, trasmesso in prima serata su Rai 1 il 2 giugno 2010. Nello stesso anno le è stato conferito anche il David di Donatello alla carriera.