Il New York Times elogia lo Zibibbo calabrese. Dopo essere stato apprezzato sui mercati di mezzo mondo, il prodotto enologico messo a punto da Giovanni Celeste Benvenuto, giovane vignaiolo di Francavilla Angitola in provincia di Vibo Valentia. Il suo vino è stato inserito nella top ten dei migliori bianchi del Belpaese. 

Questo zibibbo secco si fregia della denominazione Igp: le uve vengono coltivate in regime biologico sulle colline a strapiombo di Francavilla Angitola ad un’altitudine di 350 metri sul livello del mare su terrazze naturali realizzate in un terreno ricco di minerali.

Qui viene effettuata la vendemmia a settembre, attraverso una rigorosa selezione manuale dei grappoli. Continua poi il lavoro di pigiatura, macerazione, pressatura e fermentazione che dona al vino le sue peculiari caratteristiche: il grado alcolico 13,5, il colore giallo paglierino con riflessi verdolini e un profumo intenso e complesso, aromatico, con spiccate note minerali e di agrumi e fiori.

Giovanni Celeste Benvenuto, dopo essersi laureato in Scienze e tecnologie agrarie e aver ottenuto la qualifica di sommelier, ha deciso di tornare in Calabria e dedicarsi alla coltivazione dei terreni di famiglia. 

Il NYT incorona lo zibibbo calabrese come il vino perfetto per l’estate

” Non ricordo di aver visto lo zibibbo da nessuna parte tranne che dalla Sicilia, ma questo viene dalla Calabria, la punta dello stivale italiano, dove Giovanni Celeste Benvenuto coltiva biologicamente. Il vino è fragrante, dai profumi sinceri, e scende facilmente. Come molti moscati , è un ottimo accompagnamento estivo”, si legge sul Nyt a firma Asimov.

Giovanni Benvenuto commenta così: “È una enorme soddisfazione ritrovarsi tra i migliori 10 bianchi secondo il New York Times è come raggiungere la vetta dalla quale ti fermi ad ammirare il percorso fatto, pronto poi per ripartire ancora più carico.Aver recuperato lo Zibibbo e poterlo raccontare al mondo è il mio gesto di amore verso la Calabria che amo e che mi ha accolto con amore.”