Considerato uno dei più importanti ritrattisti del Novecento, Pietro Annigoni fu l’unico tra i pittori italiani ad avere l’onore di ritrarre Elisabetta II, guadagnando ben presto il soprannome di “Il Pittore delle Regine”.

Nato a Milano nel 1910 e vissuto per lungo tempo a Firenze, già alla fine degli anni ’40 godeva di una certa fama tra gli ambienti nobiliari italiani e inglesi, motivo per cui fu chiamato a Buckingham Palace nell’ottobre del 1954, per ritrarre la regina.
Si tratta dell’iconico Ritratto di Elisabetta II d’Inghilterra del 1955, realizzato con tempera, olio e inchiostro su carta (in copertina). 

Pietro Annigoni e il suo Ritratto di Elisabetta II d’Inghilterra

Quando a Pietro Annigoni fu chiesto di ritrarre la regina Elisabetta II d’Inghilterra, inizialmente pensò che si trattasse di uno scherzo. 
Gli era stata recapitata una lettera della Worshipful Company of Fishmongers, nota anche come Fishmongers’ Company, una delle 110 livery companies di Londra, le corporazioni che, come nella Firenze del Rinascimento, riunivano le attività commerciali della città. 
L’artista non riusciva a trovare un collegamento tra la “Compagnia dei Pescivendoli” e la regina d’Inghilterra ma, approfondendo, realizzò ben presto che i suoi committenti erano gli illustri esponenti di una compagnia operante addirittura dal 1272. Tra i suoi membri e “Prime Wardens” figuravano alcuni tra i più eminenti nobili, politici e letterati del regno. 

I due si incontrarono per sedici volte, con diciotto sessioni di posa, in cui l’artista rimase solo con Elisabetta per diverso tempo. 
Durante le sedute, chiacchieravano amabilmente in francese, data la scarsa conoscenza dell’inglese da parte del pittore italiano
Egli definì la giovane sovrana “gentile, naturale, e mai distaccata, con un modo spontaneo di parlare e continui riferimenti al marito, alla madre e alla sorella”

Annigoni raffigurò Elisabetta II di tre quarti, a capo scoperto mentre indossava un mantello blu scuro dell’Ordine della Giarrettiera. Il ritratto riscosse un enorme successo, apparendo anche su francobolli e banconote.