La Commissione Europea ha approvato l’aggiunta delle Sebadas sarde nel registro Unione Europea delle indicazioni geografiche protesse (Igp). Il dolce di pasta fresca sardo è stato inserito nella Gazzetta Ufficiale del 10 luglio 2023 con la denominazione di Sebadas/Seadas/Sabadas/Seattas/Savadas/Sevadas di Sardegna. Secondo i dati aggiornati dell’osservatorio Qualivita, le Sebadas sono classificate al 145° posto nella lista delle IGP italiane. La loro denominazione, invece, è la numero 9 fra le DOP IGP del cibo per la regione Sardegna.
La domanda di riconoscimento delle Sebadas di Sardegna IGP è giustificata dalla reputazione e dalla notorietà del prodotto la cui produzione, originatasi a Nuoro, si è estesa negli anni a tutto il territorio sardo. Il prodotto, infatti, è stato poi fortemente commercializzato grazie al suo sapore che fonde dolce e salato, diventando così una vera eccellenza italiana.
Il deputato e Presidente della IX Commissione della Camera dei Deputati, Sasso Deidda, ha espresso la sua soddisfazione per la notizia asserendo che questo riconoscimento conferma la qualità e la prelibatezza del prodotto nostrano.
 seadas sarde

Sebadas sarde IGP: che cosa sono?

Nate a Nuoro, in Sardegna, le Sebadas sono dei tipici dolcetti di forma tondeggiante o ovale, il cui perimetro può essere liscio o ondulato. La storia vuole che, in origine, venissero servite al pastore al rientro dalla transumanza, come piatto di bentornato e di gratitudine per il lavoro svolto.
La preparazione delle Sebadas di Sardegna si distingue in due fasi: preparazione della sfoglia e preparazione del ripieno. La sfoglia è prodotta con farina di semola mentre il ripieno è composto da formaggio e buccia d’arancia o limone. Vengono poi finemente fritte in olio di semi d’arachidi, una vera bontà!
Questi tipici dolcetti sono uno dei piatti più rappresentativi del vero spirito dell’isola: un dolce tradizionale che riesce a fondere il gusto dolce e salato in una combinazione super deliziosa!
La loro produzione è ormai diffusa in tutta l’isola ma la produzione artigianale è presente soprattutto nelle zone più pastorali. I dolci sono poi stati commercializzati proprio per il loro gusto particolare sino a diventare uno dei più famosi prodotti dolciari sardi.