Si dice che in primavera, il mare della Liguria acquisti una sfumatura particolare, unica al mondo. Questa è la stagione migliore per visitare le Cinque Terre, paesi sospesi tra acqua e terra, piccole perle liguri quasi aggrappate alla scogliera che le tiene in equilibrio sul mare. Il Parco Nazionale delle Cinque Terre è un posto di rara bellezza, tutelato dall’Unesco e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dal 1997.

Cosa vedere alle Cinque Terre: storia e tradizioni dei paesi liguri

Una costa rocciosa e ripida, lungo la quale si alternano incantevoli spiagge e affascinanti sentieri panoramici. Un viaggio tra mare ed entroterra, alla scoperta di bellissimi borghi medievali, santuari dalle rare caratteristiche artistiche, cucina tipica e botteghe artigiane. Una passeggiata nella storia, nella cultura e nei sapori di un meraviglioso pezzo d’Italia.

Quali sono le 5 terre?

Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Monterosso e Vernazza sono i paesi delle Cinque terre, cinque borghi italiani che hanno ispirato la penna di Eugenio Montale e il talento di Arturo Toscanini e che attraggono ogni anno milioni di turisti provenienti da tutto il mondo per inebriarsi di un vero e proprio spettacolo naturale. 

Cinque Terre: Riomaggiore

Questo antico borgo sorge come una gemma preziosa incastonata tra due scoscese colline a picco sul mare. Di notte, quando le luci del piccolo paesino si accendono, si ha l’impressione di guardare un suggestivo presepe. La curiosità guida i turisti lungo le stradine di questa cittadina, ricca di sorprese ad ogni angolo. Tutte le case di Riomaggiore hanno una doppia entrata: una si affaccia sul vicolo, mentre l’altra si trova sul retro e si affaccia sulla strada superiore. Questa particolare struttura nasce dall’esigenza di una rapida via di fuga dalle incursioni saracene del 1500. Da qui parte la via dell’Amore, un sentiero scavato nella roccia e amatissimo dagli appassionati di passeggiate, attraverso il quale si arriva direttamente a Manarola. Lungo il percorso sarete accompagnati dalla natura e dal ritmo cadenzato delle onde che si infrangono sugli scogli. La bellezza di Riomaggiore si offre lentamente allo spettatore, facendo capolino dai suoi gioielli più noti, come il Castello sul colle di Cerricò e il suo bellissimo panorama sul mare.

riomaggiore

Riomaggiore

Cinque Terre: Manarola

Le case si confondono con la scogliera in questo borgo dai colori acquerellati, immerso tra ulivi e vitigni. Il nome deriva dal termine antico magna Roea, ovvero magna rota, una grande ruota di un mulino ad acqua. E proprio nella parte più bassa del paese, si trova il vecchio mulino o frantoio, restaurato recentemente. Nella cittadina ci sono diverse cose che vale la pena visitare, come la Chiesa di San Lorenzo, costruita nel 1338 in stile gotico- ligure. Tre navate e affreschi barocchi accompagnano lo sguardo del visitatore. Meritano una menzione anche il Campanile Bianco, usato nell’antichità come torre di controllo e avvistamento, lo storico Ospedale di San Rocco e  l’Oratorio dei Disciplinati della Santissima Annunziata, che risale al 1400. Chi ama godersi il mare in solitudine adorerà le piccole spiaggette che si aprono lungo la costa e offrono un panorama che lascia senza fiato.  

manarola

Manarola

Cinque Terre: Corniglia

Un antico borgo romano che sorge su una scogliera a cento metri d’altezza, in una posizione inaccessibile dal mare, che ha permesso di custodire intatti usi e costumi del popolo ligure. Per arrivare qui bisogna affrontare una scalinata in mattoni, la Lardarina. 33 rampe e 377 gradini di fatica per ammirare la grande bellezza. In alternativa, è percorribile anche una strada che dalla ferrovia porta direttamente al paese. Il nome, estremamente originale, deriva dal colono romano Corneliu, primo produttore del celebre e omonimo vino bianco. La parrocchia gotica di San Pietro e la piazza settecentesca di largo Taragio con l’Oratorio di Santa Caterina vi attendono per una deliziosa gita in paese. La cittadina è completamente scavata nella roccia, scolpito dalla mano del tempo, ma il luogo più affascinante di tutta Corniglia è la sua spiaggia di ciottoli, che si affaccia su un mare da fiaba, trasparente e cristallino.  

corniglia

Corniglia

Cinque Terre: Vernazza

Un vecchio punto di approdo. Qui, tra le onde che lambiscono l’imponente scogliera, si scontrarono le navi ligure e quelle saracene. L’atmosfera che si respira è di quelle storiche, importanti: lo sanno bene i turisti che giungono qui da ogni parte del mondo per perdersi tra questi vicoletti misteriosi e ammirare le graziose casette variopinte. Vernazza si inserisce di diritto nella lista dei borghi più belli d’Italia. Tra le sue strade si sono incrociati i destini di condottieri e naviganti. Il meraviglioso porticciolo incastonato tra le abitazioni color pastello ha tante storie d’amore da raccontare. Per ammirare le sue bellezze è consigliabile fare visita alla chiesa di Santa Margherita di Antiochia e ai resti delle antiche costruzioni, come la torre di avvistamento del XI secolo, il Castello Doria, la Torre del Convento dei Padri Riformati di San Francesco e il Belforte. Concedetevi un momento di serenità e relax nel piazzale alberato del Santuario di Nostra Signora di Reggio. Un abbraccio con la natura e con la propria anima. 

vernazza

Vernazza

Cinque Terre: Monterosso 

Monterosso al Mare, il luogo del cuore di Eugenio Montale. Il poeta italiano trascorse qui i suoi momenti più felici e ne parlò come di un “paese roccioso e austero, asilo di pescatori e contadini“. La pesca è l’attività principale di questo luogo così ameno, funestato da diverse lotte nel passato. Un tempo, lungo il suo perimetro, si ergevano ben 13 torri a protezione del paese: di queste fortificazioni oggi restano la Torre medievale, oggi campanile della Chiesa di San Giovanni, quelle del Castello a strapiombo sul mare, e la Torre Aurora. Un intricato labirinto di vicoli e vicoletti conduce al cuore della cittadina, il centro storico, ma gli appassionati del mare troveranno incantevole la spiaggia più grande delle Cinque Terre, un po’ sabbia e un po’ roccia.

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Monterosso

Come arrivare alle Cinque Terre

Treno, autobus o battello. C’è solo l’imbarazzo della scelta sul modo migliore per arrivare a godere delle meraviglie delle Cinque Terre e a muoversi tra i diversi paesini. La linea ferroviaria Pisa-genova collega tutti i borghi, ma anche i treni in partenza da La Spezia toccano le 5 terre. Se preferite il mare, organizzate la vostra visita in primavera o in estate, prenotando uno dei tanti battelli che ogni giorno partono da La Spezia, Porto Venere, Portofino e Lerici. Con la comoda Cinque Terre Card Battello potrete usufruire degli spostamenti sul mare, ma anche dell’accesso ai sentieri e ai servizi offerti dal Parco. Non mancano gli autobus ecologici alimentati a metano, con orari variabili da stagione a stagione.

Cosa mangiare alle Cinque Terre

Una cucina semplice ma di grande gusto vi attende in terra ligure, ricca di specialità locali, come le tradizionali acciughe sotto sale (ottime accompagnate dalla tradizionale focaccia), l’olio extravergine prodotto dagli uliveti a picco sul mare e il miele biologico. Impossibile non innamorarsi della salsa al pesto e del pandolce natalizio, prodotti tipici genovesi. Vi lasceranno a bocca aperta gli assaggi di pasta condita con Salsa del Corniolo (a base di acciughe e peperoni) e i bocconi di Torta Stalin, una crostata farcita con confettura di frutta e cioccolato fondente. Per “innaffiare” di bontà cotanto patrimonio gastronomico, è doveroso versarsi un bel bicchiere di Sciacchetrà, un vino DOC ricavato dall’uva passita o di Lemonita, sciroppo di limoni.

Cinque, come gli elementi alla base della vita, l’etere, l’aria, il fuoco, l’acqua e la terra, tutti presenti in questo abbraccio di energia e natura, in questi punti della costa ligure in cui il mare bacia la terra, più delicato a volte, altre più impetuoso. Cinque storie, cinque pezzi del puzzle che disegna la costa ligure, cinque preziose gemme dell’eccellente territorio italiano. 

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