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Un tuffo dove l’acqua è più blu, tra Storia, avventura e relax (Parte 4)

Una Penisola bagnata da sei mari. L’Italia fluttua tra le onde gentili del Mar Mediterraneo che diventa Ligure, Tirreno, di Sardegna, di Sicilia, Ionio e Adriatico. Sfumature di blu dalle differenze appena percettibili, ma ben note a chi quei mari li solca ogni giorno; orizzonti diversi che segnano un limite, ma anche un’opportunità. A costellare questa infinità un firmamento di piccole isole, perfette per vacanze da sogno. E dopo aver sognato nell’Arcipelago Toscano, nell’Arcipelago Campano, e sulle Isole Egadi, restiamo nelle calde acque siciliane per godere della bellezza delle Isole Eolie.

Isole italiane: le sette figlie di Eolo, bagnate dal mare e temprate dal vento

“Cinque giorni per mare, alla scoperta di uno dei più begli arcipelaghi del mondo. Una manciata di pietre luccicanti, di bianchi lapilli, di sabbie nere col cuore di fuoco, sparse a fianco della Grande Isola”. Così Alexandre Dumas raccontò il suo viaggio nelle Isole Eolie, un arcipelago di sette isole siciliane e una tra le destinazioni turistiche preferite dai turisti di tutto il mondo. Le sette perle del Mediterraneo prendono il nome dal leggendario dio dei venti, Eolo, che viveva qui insieme ad Auster, Aquilon e Zephri, i venti che nel racconto di Omero vengono donati ad Ulisse, racchiusi in otri. Mare trasparente e paesaggi paradisiaci. Queste piccole isole italiane sono talmente belle da aver meritato nel 2000 il marchio di Patrimonio dell’Umanità Unesco. Un colorato e bellissimo puzzle di terre emerse in provincia di Messina, dove Storia e Natura trovano l’equilibrio perfetto.

LÌPARI

I primi abitanti di Lipari scelsero di sfidare i terribili venti per avere libero accesso alle risorse di ossidiana e pietra pomice. Luigi Pirandello ricorda quell’enorme distesa di sabbia bianca, polvere di pietra pomice che si accumula in forme suggestive. La “Spiaggia Bianca” è ancora lì, dopo una strada tortuosa che costeggia montagne rosse e nere. Il Castello medioevale, costruito sulla vecchia acropoli di origine greca, domina dall’alto una delle più belle isole italiane. È il nucleo del centro storico: da qui Lipari ha visto passare tutti i suoi invasori ed è stata silenziosa testimone di una delle storie d’amore più intense mai raccontate. Su questa piccola isola italiana, forgiata dalla forza di 12 vulcani, scoppiò la passione tra Edda Mussolini, figlia del Duce Benito, confinata qui nel 1944, e Leonida Bongiorno, giovane militante comunista. Leggendo la descrizione che Omero dà dell’isola della Maga Circe sono in molti ad aver pensato che si trattasse proprio di Lipari, la maggiore delle Isole Eolie. Prima di riprendere il cammino verso casa, l’amato Ulisse aveva sussurrato qualcosa all’infelice maga che odiava gli uomini: “Confidati solamente col tuo cuore: ti dirà qual è la strada”. Il cuore di chi ama la bellezza, in tutte le sue forme, sa bene che quella strada conduce a Lipari.

 

VULCANO

Solo uomo e natura, nel contatto più primordiale e più puro che esista. L’isola dei quattro elementi: brezza che schiaffeggia dolcemente il viso; onde cristalline che si infrangono sul suolo, ricco di generose risorse; e quel fuoco che brucia ancora sotto Vulcano, la fucina del dio Efesto, la Terasia (terra calda) di Greci e Romani. La scalata al Gran Cratere, detto anche Fossa, vulcano ancora attivo, affascina e spaventa, ma è sicuramente un’esperienza indimenticabile. Poi ci sono, nell’ordine, il Vulcanello, quiescente dal 183 a.C e i vulcani totalmente inattivi di Monti Aria e Saraceno. Un’isola che resta impressa negli occhi, ma soprattutto sulla pelle: l’odore di zolfo è l’impronta olfattiva di una delle più suggestive tra le isole minori italiane. Il bagno nella pozza di fanghi termali è d’obbligo: un percorso di benessere degno delle migliori spa di lusso, con un panorama del tutto naturale ad accompagnare il vostro relax nel mare riscaldato della Spiaggia delle fumarole.

 

PANAREA

La più piccola e la più antica delle isole Eolie, ma anche la più elegante, esclusiva, accogliente, lussuosa. La meta scelta da vip di fama internazionale per trascorrere le vacanze. Tra feste in barca e aperitivi al tramonto, c’è spazio anche per la visita ai numerosi isolotti che circondano l’isola e per le escursioni nel cuore della natura. Tre sentieri conducono fin sulla vetta dell’isola (Punta Corvo, Ditella e Drautto). Della vecchia Panarea, terra di viti e olivi, oggi restano terrazzamenti, muri a secco e un paesaggio a dir poco mozzafiato. San Pietro è il centro abitato e nevralgico dell’isola: alberghi, ristoranti, boutiques e negozi di artigianato si alternano a bianche casette. Dalla spiaggetta della Calcara si possono osservare diversi fenomeni di natura vulcanica: l’acqua ribolle fino a 100 °C in riva al mare. La passione arde sotto il suolo di questa terra, passione rossa come la sabbia di ‘cala Zimmari’, in un contrasto cromatico e affascinante col mare azzurro, che più azzurro non si può.

 

STROMBOLI

La perla nera dell’arcipelago delle Eolie. “Iddu” è lì, a dominare l’isola dall’alto dei suoi 926 m, e fa sentire la sua presenza ogni 20 minuti. Le frequenti eruzioni del grande vulcano stupiscono le migliaia di turisti che accorrono qui da ogni parte del mondo: è il fascino della Sciara del Fuoco, la via di lava e lapilli che comincia dal cratere e termina dritta in mare. “A Stromboli l’amore è geco”. Questo lo slogan di una delle isole italiane più visitate. Isola dell’Amore, dunque, perché tra le vie del principale centro abitato si diedero appuntamento tanti amanti illustri: il legame tormentato che unì Ingrid Bergman e Roberto Rossellini durante le riprese del film “Stromboli terra di Dio” nel 1949 è testimoniato da quell’unica casetta rossa che spunta sull’orizzonte. Isola dei gechi, perché lungo i muri della caratteristica cittadina questi piccoli rettili portafortuna sono di casa, tanto da diventare simbolo della piccola isola italiana in perenne attività vulcanica. E se Stromboli vi ha stancato, basta saltare su una barca e farsi portare a Strombolicchio, romantico isolotto che ospita un vecchio e imponente faro, oppure a Ginostra, piccolo borgo dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e vera oasi di relax da tutti coloro che ci sono passati almeno una volta.

Stromboli

FILICÙDI

Una cornucopia che spunta dal mare piena di felci. Solo 250 abitanti e natura incontaminata. Il miglior modo per scoprirla è in barca, ammirando i caratteristici scogli dell’Elefante e della Fortuna, il faraglione della Canna, la Grotta del Bue Marino e il piccolo isolotto di Montenassari. Se volete muovervi nell’entroterra, invece, sul promontorio di Capo Graziano vi attendono i resti di un villaggio preistorico, mentre dalla cima del Monte Fossa delle Felci o dal belvedere di Stimpagnato è possibile assistere ad un tramonto indimenticabile, all’ultimo abbraccio della sera tra sole e mare.

Filicudi

ALICÙDI

Una delle piccole isole italiane più caratteristiche di tutte le Eolie. Un territorio vulcanico ricoperto di erica, con un’unica altura: il Monte Filo D’Arpa. Non si può edificare su questo luogo che deve rimanere principalmente naturale: non ci sono auto, né motorini, né strade percorribili. Le case sono poche e in perfetto stile eoliano. Per girare sull’isola occorrono piedi pronti, oppure è possibile chiedere aiuto ai simpatici muli che attendono in ogni angolo dell’isola minore italiana. Il porto di Alicudi coincide con il centro: ha due negozietti di alimentari, un ufficio postale, un’edicola e un albergo bar ristorante. Quanto basta per sopravvivere e godersi una vacanza si puro relax, tra cieli stellati e panorami puri, senza nessuna illuminazione pubblica che disturbi i vostri sogni.

Alicudi

SALINA

La “perla verde” delle isole Eolie. Qui la vegetazione la fa da padrona. Due vette la rendono una delle piccole isole italiane più alte: “Fossa delle Felci” e “Monte dei Porri”, due vulcani spenti che spuntano all’orizzonte come gobbe di cammello. Patrimonio dell’Umanità, l’isola è suddivisa in tre comuni: Santa Marina, Malfa e Leni. Santa Marina è lo scalo principale dell’isola, il posto ideale per la vivace vita mondana di Salina. Malfa prende il nome da una colonia di amalfitani del passato ed è un’oasi di pace e tranquillità assolute. A Leni tutto gira intorno alla produzione del vino: il nome deriva infatti dal greco lenoi, contenitore utilizzato per la pigiatura dell’uva. Tuffarsi nel mare di Salina è come sognare ad occhi aperti: un sogno che racchiude tutte le sfumature del blu. Incantevoli spiagge aspettano di far scivolare via tutto il vostro stress: Punta Scario, Pollara, la spiaggia di sabbia nera di Rinella e quella di Santa Marina. Splendide anche le formazioni naturali, come Capo Faro, un promontorio roccioso sormontato da un faro, o Punta Perciato, arco di roccia plasmato dal vento. Gli appassionati di cinema legano a Salina un ricordo dolceamaro: l’isola fu scelta come set cinematografico per “Il Postino” e una delle più belle isole italiane ha regalato a Massimo Troisi i suoi ultimi indimenticabili tramonti.

Prima di lasciare le isole Eolie c’è un’ultima cosa da fare: assaggiare la Malvasia delle Lipari, un vino Doc che racchiude tutti i sapori e gli odori di queste bellissime terre. È tempo di dirigerci verso l’ultima tappa del nostro viaggio sulle isole minori italiane, che ci porterà a scoprire i segreti delle ulteriori terre emerse disseminate nei mari italiani.

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