Il Made in Italy può tirare un sospiro di sollievo: non ci saranno nuovi dazi sui prodotti agroalimentari italiani destinati al mercato Usa. A commentare la bella notizia sono intervenute le parole della ministra delle politiche agricole Teresa Bellanova : “Abbiamo scongiurato il rischio che le nostre eccellenze subissero danni irreparabili”. In pratica l’amministrazione Usa ha deciso di lasciare invariate le tariffe doganali già in vigore, senza il rischio di prelievi aggiuntivi sui prodotti agroalimentari nazionali come Parmigiano Reggiano, Grana Padano, Gorgonzola, Provolone, Asiago, Fontina, salami, mortadelle, crostacei, molluschi, agrumi, succhi e liquori italiani.

Il mercato del Made in Italy è al sicuro per il momento, anche se dopo gli iniziali dazi sulle esportazioni di alcuni prodotti simbolo dell’eccellenza tricolore, si erano palesati numerosi effetti negativi. Coldiretti ha sottolineato come le vendite di Parmigiano reggiano e Grana Padano negli Usa «sono crollate rispetto all’anno precedente del 54% a novembre e del 43% in dicembre», tanto che il presidente dell’associazione, Ettore Prandini, chiede di «attivare al più presto aiuti compensativi ai settori che restano colpiti».

Export Made in Italy: non ci saranno rialzi sui dazi negli Stati Uniti

Per il momento la diplomazia italiana è riuscita ad evitare ulteriori aumenti, ma l’obiettivo resta quello della completa cancellazione delle tariffe. Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, ha salutato questa notizia dei mancati rialzi, come «una buona notizia per tutto il settore». Della stessa idea sono anche Giorgio Mercuri, presidente di Alleanza cooperative Agroalimentare e il presidente di Federalimentare Ivano Vacondio, molto orgogliosi del lavoro diplomatico portato avanti dal governo italiano.

Prossimo passo? Occorre «avviare un negoziato diretto con gli Usa per raggiungere un nuovo accordo commerciale, che metta fine alle tensioni in atto», osserva il presidente di Confagricoltura, Massimiliano Giansanti. Quando parliamo di esportazioni “Made in Italy” nel settore agroalimentare, parliamo di un mercato che muove 4,5 miliardi di euro l’anno. Si tratta del primo mercato di sbocco fuori dalla UE e il terzo in assoluto. Il mercato si concentra su vini, pasta italiana e olio d’oliva.