Quando si parla di storia di Napoli non si può non menzionare il Gran Caffè Gambrinus, una vera e propria istituzione in città, attivo dal 12 maggio 1860. A gustare uno dei caffè partenopei più buoni si sono ritrovati negli anni teste coronate e capi di Stato, ma il Gambrinus è stato sempre anche caffè letterario e luogo di ispirazione di artisti e intellettuali.

Oscar Wilde, Gabriele D’Annunzio, Ernest Hemingway e Matilde Serao, impossibile elencare tutti i celebri avventori che hanno goduto del sole di Napoli e del gusto e profumo del caffè tra questi tavolini. Un luogo che è sopravvissuto alla modernità, conservando quel fascino speciale, quel mix di storia e cultura che fa di questo posto un vero e proprio monumento italiano.

Caffè letterario e presidenziale: la storia del Gambrinus

Da sempre, il Gambrinus è per antonomasia il Caffè dei Presidenti della Repubblica Italiana in visita a Napoli. Di proprietà degli imprenditori Sergio e Rosati, fa parte dell’Associazione Locali Storici d’Italia. 

Al momento il locale è chiuso al pubblico nel rispetto delle norme di contenimento del contagio da Coronavirus. Festeggiamenti rimandati a quando si potrà tornare alla normalità: per ora però via alle celebrazioni virtuali, con i tanti auguri di chi ha amato e ama questo posto unico in Italia. Sui social network del Caffé Gambrinus sono arrivato gli auguri di scrittori, imprenditori, giornalisti, sportivi, politici. 

E quando si potrà riassaporare il sapore di un buon espresso napoletano all’ombra del Vesuvio siamo sicuri che si daranno tutti appuntamento qui, ai tavolini di un caffè che ha fatto la storia d’Italia.

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