Giovedì 2 aprile è stato battuto il primo ciak de “Il cinema non si ferma”, primo docufilm a episodi interamente realizzato usando set casalinghi e smartphone. Il progetto è nato con lo scopo di devolvere i proventi alla Protezione Civile per dimostrare che, nonostante tutto, il cinema non si ferma. 

Il film è prodotto da DeltaDue Media Srl di Daniele Fioretti e Daniele Muscolo, insieme a Coevolutions di Marco Perotti. “Il cinema non si ferma” sarà disponibile da fine aprile. Si tratta di una commedia che parte dalla situazione imposta dall’emergenza sanitaria mondiale, e in modo divertente racconta che la vita continua.

Come spiega il produttore Ruggero De Virgiliis: “Quando ci siamo ritrovati in quarantena, con i set e le produzioni chiuse, ho pensato che noi gente del cinema dovessimo reagire, e che avremmo dovuto farlo a modo nostro: facendo un film“.

7 episodi casalinghi e un cast d’eccezione: ecco il film ai tempi del Covid-19

Per realizzare l’innovativa pellicola ci vorranno quattro settimane di riprese, e il tutto sarà composto da 7 episodi di genere comedy unite da un filo conduttore: sprazzi di vita quotidiana in tempi di Coronavirus. “Abbiamo subito sposato la causa, affascinati da un lato dalla sfida tecnologica nella realizzazione del progetto, e dall’altro da quella di riuscire a trasformare i diritti cinematografici in donazioni a favore di coloro che oggi rischiano la propria vita per salvare la nostra. Abbiamo così deciso di apportare innovazione nel settore introducendo strumenti di Project e Program Management e la tecnologia Blockchain per la cessione delle licenze a fronte di una donazione pari al prezzo del diritto fatta direttamente alla Protezione Civile“, afferma il produttore Marco Perotti.

Scenografie prettamente casalinghe, nessun operatore di ripresa, la regia è affidata a Marco Serafini che opera da remoto, insieme ad un team di sceneggiatori capitanati da Stefano Piani. Nel cast compaiono Nicolas Vaporidis, Kaspar Capparoni, Remo Girone, Margot Sikabonyi, Karin Proia, Paola Lavini, Augusto Zucchi.