Uno dei migliori esempi di “commedia all’italiana” degli ultimi anni, declinato in una sfumatura più drammatica. Nel 2010 Paolo Virzì firma la regia di un bel film, molto apprezzato da critica e pubblico: La prima cosa bella.

La pellicola racconta la storia di una signora anziana molto malata: la figlia chiama il fratello, che insegna a Milano, perché alla loro madre non rimane molto tempo da vivere. Insieme, i due fratelli, faranno un viaggio nella memoria per ricostruire e comprendere la personalità della madre, ripercorrendo gli episodi più significativi della loro formazione.

La gioia di vivere contro i pregiudizi provinciali: Virzì ci racconta mamma Anna

La madre è sempre stata una donna molto bella, libera dai vincoli dei pregiudizi e a causa della sua esuberanza è stata spesso vittima di critiche, maldicenze, degli sguardi indagatori e maliziosi della gente che abitava la Livorno del 1971, una società provinciale e chiusa.

La Prima cosa bella di Paolo Virzì è un inno alla vita, un’occasione per fermarsi a riflettere sulle proprie radici e sulla vita delle persone che ci circondano, sulle emozioni dei genitori, degli affetti più cari e sull’evoluzione della società italiana. Un film che invita a conservare la speranza e la gioia di vivere anche nei momenti più bui e complicati. 

Micaela Ramazzotti e Stefania Sandrelli si alternano nelle scene, indossando i panni della giovane e dell’anziana madre, in modo intenso ed emozionante. Anche la colonna sonora è degna delle interpretazioni, con una scelta che mette in risalto i migliori brani della produzione musicale anni Settanta. Consigliatissimo per chi desidera guardare un film che sa bene come toccare le corde del cuore.