“La concessione del telefono” è un romanzo di Camilleri, che non fa parte della saga del commissario Montalbano. Un libro nato alla fine degli anni ’90, quando il celebre autore siciliano ritrova tra le sue carte di casa un decreto ministeriale che concedeva l’installazione di una linea telefonica privata. 

Tutto comincia da qui, da una lettera di un certo Filippo Genuardi, indirizzata al prefetto di Montelusa per avere notizie sulle modalità di attivazione di una linea telefonica ad uso privato. Il romanzo è ambientato a Vigàta, in Sicilia, nel giugno 1891. 

Dopo quattro mesi dalla lettera, il capo di gabinetto, “stimolato” dall’interessamento di un boss mafioso, gli fornisce dei chiarimenti, cominciando dal cognome del prefetto. Il signor Genuardi aveva erroneamente scritto Parascianno, anziché Marascianno. Da questa storpiatura nasce una serie infinita di equivoci che hanno a che fare con l’uso della lingua: Parascianno nel vernacolo napoletano significa “membro d’animalesche proporzioni”.

Andrea Camilleri racconta l’Italia e la Sicilia, divise tra opposti poteri

Colpi di scena divertentissimi si alternano a lettere burocratiche e private, note e circolari, articoli di giornale e dialoghi familiari. I capitoli si dividono in “cose scritte” (il “documento” in lingua) e in “cose dette” (la “conversazione” in cui convivono lingua e dialetto). Al centro c’è la figura di Filippo Genuardi, perseguitato dai poteri dello Stato da una parte e dalla mafia, dall’altro. E poi ancora delitti d’onore trasformati in omicidi politici, maschere e inganni, verità nascoste e strategie evidenti. 

Il libro si lascia leggere come tutte le opere di Camilleri: su tutto emerge quello sguardo ironico a cui ci ha abituati uno degli scrittori italiani che il mondo ci invidia. Un romanzo che narra senza voce narrante, che coinvolge il lettore guidandolo attraverso una rievocazione storica che non annoia mai.

Da non perdere, per chi ama Camilleri, ma anche per chi ama la lettura in generale, inserito di diritto nella lista dei 100 libri da leggere assolutamente nella vita!