Fare di necessità virtù: è quanto sta sperimentando la scuola italiana alle prese con l’emergenza Coronavirus. Con le scuole chiuse fino al 3 aprile per decreto governativo, la didattica dovrebbe subire una battuta d’arresto, ma il Miur sta sperimentando metodi alternativi per continuare le lezioni a distanza.

Il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato sul suo sito ufficiale una pagina web dedicata alle scuole interessate ad attivare forme di didattica a distanza in questo periodo di chiusura straordinaria. 

Sono accuratamente segnalate delle piattaforme certificate, strumenti di cooperazione e vari contenuti multimediali. Tra le varie piattaforme ricordiamo, ad esempio, G-Suite for Education che include Gmail, Drive, Calendar, Documenti, Fogli, Presentazioni, Moduli, Hangouts Meet, Classroom.

Piattaforme per la didattica a distanza

In particolare Hangouts Meet e Classroom sono gli applicativi che abilitano direttamente la didattica a distanza. Hangouts Meet consente di comunicare via chat e videoconferenza, sia in bilaterale che in gruppo. Classroom, invece, permette di creare classi virtuali, distribuire compiti e test, dare e ricevere commenti su un’unica piattaforma.

Non solo piattaforme, ma anche tanti contenuti innovativi, rintracciabili su Rai Scuola e Rai Cultura. Anche Treccani Scuola ha messo a disposizione gratuitamente gli strumenti e i contenuti della propria piattaforma per tutte le scuole interessate. 

Le società di registri elettronici hanno attivato piattaforme per la gestione della didattica a distanza. Insomma a disposizione di studenti e insegnanti ci sono tutti gli strumenti necessari per continuare l’apprendimento anche a distanza.

Si spera che le lezioni virtuali, diffuse in tutta Italia, in seguito all’emergenza Coronavirus, restino un valido metodo di insegnamento utilizzato quotidianamente su tutto il territorio nazionale anche dopo la fine della situazione di pericolo.

Una scuola sempre più smart va incontro al futuro, utilizzando la tecnologia come valido supporto. L’Italia che cresce e che progredisce passa anche e soprattutto per lo sviluppo di un’istruzione al passo con i tempi.