“La “grassa” Bologna, come con vena sarcastica viene definita, è tale certamente per la ricchezza, per l’abbondanza, per lo spirito godereccio della sua gente. Ma è anche un centro di grande cultura, di eleganza, di bello stile di vita, di valore universitario mondiale.” (Chino Alessi)

Il capoluogo dell’Emilia Romagna. La sede di una delle più antiche Università d’Italia. Una distesa di tetti rossi e verdi colline. Una sensazione di calore e bellezza che sale dagli occhi solo a guardarla. Bologna è pienezza, abbondanza, ospitalità. Bologna è una città che vive nelle canzoni, nelle poesie, nei racconti dei tanti artisti che l’hanno amata e che ancora la amano. Bologna è una di quelle città da visitare, almeno una volta nella vita, passeggiando tra le sue scenografiche chiese, lungo i chilometri di porticato o alla scoperta della movida che non ti aspetti. 

Cosa vedere a Bologna e dintorni: le bellezze della città dotta

Visitare Bologna in un giorno è ardua impresa, ma è possibile tracciare un itinerario della città che parta da Piazza Maggiore e tocchi tutti i principali luoghi di interesse del capoluogo emiliano anche quando si ha a disposizione poco tempo.

Ecco cosa vedere a bologna in un giorno!

1. Piazza Maggiore 

La celeberrima Piazza Grande cantata da Lucio Dalla. Il centro pulsante della città. Al centro dello spazio aperto si staglia la famosa Fontana del Nettuno. Tutto intorno è un tripudio di edifici medievali, dal Palazzo Comunale trecentesco, al cinquecentesco Palazzo dei Banchi, passando per la Basilica di San Petronio e il Palazzo del Podestà. Centenarie costruzioni artistiche che testimoniano il passato della città, quando nel 1200 la popolazione sentì l’esigenza di destinare uno spazio comune al mercato. Come tutti i luoghi di maggiore interesse, anche Piazza Maggiore ha le sue leggende e le sue superstizioni: se sei uno studente non attraversarla mai passando per il centro, ma sempre e soltanto costeggiandola,  o addio laurea!

piazza maggiore

Piazza Maggiore

2. Basilica di San Petronio 

Ogni itinerario di Bologna che si rispetti deve comprendere una visita al complesso delle chiese della città dotta. La Basilica di San Petronio è la chiesa più importante e imponente di Bologna, la quinta del mondo. La prima pietra fu posata intorno al 1390, ma per vederla completamente eretta ci vollero secoli. Questo luogo spirituale è diventato anche simbolo dell’orgoglio civico della città, una delle ultime grandi opere gotiche rimaste in Italia, a croce latina a tre navate con cappelle. La più suggestiva è la Cappella Bolognini affrescata con le Storie dei Re Magi, il giudizio universale, il Paradiso e l’Inferno. In questo tempio, utilizzato in passato come luogo di cerimonie e tribunale, c’è anche la famosa Meridiana costruita dal Cassini per dimostrare che era la Terra a girare intorno al Sole, e non il contrario.

basilica di san petronio

Basilica di San Petronio

3. La Torre degli Asinelli 

Se vi state chiedendo cosa vedere a Bologna centro, pensate alle torri, simbolo della città. In principio, tra il XII e il XIII secolo, ne furono costruite tantissime. Oggi ne restano poco meno di venti. Strutture con funzione sia militare che gentilizia, per dare lustro alle famiglie che ne ordinavano la costruzione. Le più importanti sono quella degli Asinelli e la Garisenda. La prima venne costruita tra il 1109 e il 1119 dall’omonima famiglia. Qualche secolo più tardi la torre venne dotata di una rocchetta per i soldati di guardia. Oggi gli archi della rocchetta pullulano di botteghe artigiane, a testimoniare la vocazione commerciale della città. 498 gradini per arrivare in cima ai 97,20 metri di altezza della Torre degli Asinelli e godere di una vista che comprende mare e Prealpi. 

la torre degli asinelli

La Torre degli Asinelli

4. La Basilica di Santo Stefano 

Un insieme di edifici sacri, meglio noto come il complesso delle Sette Chiese. All’interno di questa struttura triangolare trovano posto la Chiesa del Crocifisso, la Basilica del Sepolcro, la Chiesa di San Vitale e Sant’Agricola, il Cortile di Pilato, la Chiesa del Martyrium, il Chiostro Medievale e il Museo di Santo Stefano. Gli edifici risalgono ad epoche differenti, ma presentano uno stile piuttosto omogeneo. Il progetto originario si fa risalire al V secolo: il vescovo Petronio, dopo un viaggio in Terra Santa, decise di riprodurre nel capoluogo emiliano proprio i luoghi sacri visitati a Gerusalemme.

basilica di santo stefano

La Basilica di Santo Stefano

5. L’Archiginnasio

I migliori itinerari turistici di Bologna comprendono una tappa al più bel palazzo della città, preceduto da un lungo portico con 30 arcate decorate da stemmi. Due logge al piano superiore completano uno splendido scenario, voluto fortemente, nel 1563, dal cardinale Carlo Borromeo. La sede dell’Università più antica del mondo, diventata biblioteca nel 1838. Nelle grandi aule magne che ospitarono Artisti e Legisti (Stabat Mater) sopravvivono bellissimi decori e incisioni che celebrano quanti sono passati da queste mura intrise di cultura. Il palazzo universitario venne gravemente danneggiato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ma il Teatro Anatomico, completamente distrutto, è stato successivamente ricostruito completamente. 

L Archiginnasio

L’Archiginnasio

6. I canali 

Sotto il manto dei tetti rossi si nasconde una piccola Venezia, una città d’acqua visibile da questo suggestivo scorcio che compare affacciandosi alla finestrella di Via Piella sul canale delle Moline, usato nel passato per alimentare i mulini ad acqua produttori di grano. Negli anni sono state aperte altre “vedute” sul canale dai ponti delle vie Oberdan e Malcontenti. L’acqua si sente ma non si vede, si percepisce la sua forza, il suo borbottio nascosto sotto il Ghetto Ebraico. Poi d’improvviso la si scorge con la coda dell’occhio: una vera e propria magia. 

i canali di bologna

I Canali di Bologna

7. La Pinacoteca Nazionale 

Qui è custodita una delle più importanti raccolte museali italiane che ripercorre gran parte della storia artistica italiana dal XIII all’inizio del XIX secolo. Tra queste mura trovano posto capolavori di Raffaello, Carracci, Reni, Perugino, Parmigianino, Tintoretto, Vasari, Guercino. A donare queste straordinarie opere al comune di Bologna fu Monsignor Francesco Zambeccari. Oggi la Pinacoteca Nazionale di Bologna è una delle Gallerie nazionali più apprezzate, dentro e fuori dai confini nazionali. Mostre temporanee e permanenti si alternano nelle 30 sale espositive di questa struttura preposta alla tutela, alla conservazione e allo studio di un immenso patrimonio culturale.

pinacoteca nazionale

La Pinacoteca Nazionale

8. I Portici di San Luca 

Bologna vuol dire porticati. La città è percorsa da 40 km di portici che ne raccontano la storia e l’evoluzione sociale. Riparo dal sole in estate e dalla pioggia in inverno, sono i salotti della città, il posto in cui ci si scambiano le notizie e si commenta la vita bolognese. Da qui è possibile raggiungere praticamente ogni punto della città. Il portico più famoso e quello di quasi 4 km che collega il centro di Bologna con la Chiesa di San Luca, posizionata sopra il Colle della Guardia. In questo luogo sacro è custodita la prima immagine della Madonna, la Beata Vergine che si dice realizzata dall’Evangelista Luca in persona. La chiesa ha una planimetria ellittica con croce greca e contiene opere di Guido Reni e Guercino. Il portico coperto comprende 666 arcate (numero dai richiami esoterici) e sbocca su Porta Saragozza, all’interno della città. Numerosi sono i riferimenti simbolici che si collegano al numero delle arcate: i portici hanno la forma diabolica di un serpente schiacciato dal piede della Madonna. Attraversare questo porticato, dunque, equivale a compiere un percorso di liberazione dal peccato, anche quello di gola, considerando i tanti bolognesi che utilizzano i portici come pista da jogging. 

portici di san luca

Portici di San Luca

9. Chiesa di Santa Maria della Vita 

Da una stradina laterale di Piazza Maggiore si accede a questa piccola chiesa, nota per il gruppo scultoreo del “Compianto del Cristo morto”, scolpito nella seconda metà del ‘400 da Niccolò dell’Arca. Gabriele D’Annunzio rimase talmente tanto colpito dalla sofferenza espressa dai volti delle statue che per definire la scultura utilizzò la definizione “urlo di pietra”. A fondare il sacro edificio fu la Confraternita dei Battuti o Flagellati nella seconda metà del secolo XIII. Un fulgido esempio di arte barocca da non perdere, insieme al vicino oratorio e al Museo della Sanità.

chiesa di santa maria della vita

Chiesa di Santa Maria della Vita

10. Mercato della Piazzola

Il più antico e famoso mercato all’aperto della città. Ogni venerdì e sabato, dall’alba al tramonto, dal 1251, oltre 400 venditori ambulanti e artigiani si danno appuntamento qui. Nel centro di Bologna, dove un tempo c’era la compravendita del bestiame, si vendono oggi oggetti d’artigianato, abbigliamento nuovo e usato, calzature, articoli per la casa, cosmetici e tanto altro.

Cosa vedere a Bologna in due giorni

Se avete a disposizione più tempo, potete immergervi nella campagna emiliana, visitando il borgo quattrocentesco di Selva Malvezzi o l’Eremo di Ronzano, un convento immerso tra cipressi e castagni. O ancora vi attende il delizioso borgo medievale di Brisighella e il fiabesco paese di San Pietro, che si erge tra le colline di Orizzano. 

Cosa mangiare a Bologna

Il patrimonio gastronomico del capoluogo emiliano è particolarmente ricco. Piatto tipico bolognese sono i celeberrimi tortellini, pasta fresca all’uovo e carne di maiale, cucinata rigorosamente in brodo. E poi ancora tagliatelle da accompagnare con ragù di carni miste, lasagne condite con besciamella e parmigiano, la cotoletta alla bolognese, ricoperta da formaggio e da una fetta di prosciutto crudo. Alzi la mano chi non ha mai assaggiato la mortadella bolognese, un salame tipico dal sapore unico. Passando ai dolci, va menzionato il celebre certosino, un dolce natalizio preparato con miele, mandorle, frutta candita, pinoli, burro, uva sultanina, cannella e cioccolato fondente. 

tortellini bolognesi

Tortellini in Brodo

Bologna la Dotta, perché sede della più antica Università d’Italia. Bologna la Rossa, per il colore del paesaggio costellato da tetti e case di epoca medievale. Bologna la Grassa, per la tradizione culinaria saporita e abbondante. Una città e i suoi mille volti. 

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