L’Italia è prima in Europa per numero di imprese operanti nel settore enogastronomico, grazie anche alla cucina raffinata e gourmet e alle 385 stelle attribuite ai ristoranti italiani dalla Guida Michelin 2023, un nuovo record storico e di qualità per il nostro Bel Paese. 

Questi sono i dati che emergono dal Rapporto 2022 sul turismo enogastronomico italiano curato dall’esperta Roberta Garibaldi, docente presso l’Università degli Studi di Bergamo e autrice di numerosi saggi, e realizzato sotto l’egida dell’Associazione Italiana Turismo Enogastronomico. I dati economici rilevano un crescente aumento delle imprese attive nei servizi ristorativi in Italia, rispetto al 2019 e al 2021. Oltre ai ristoranti tipici, l’analisi include anche i bar e gli altri esercizi senza cucina, la fornitura di pasti preparati e gli altri servizi di ristorazione.

Turismo enogastronomico e ristoranti stellati: l’Italia detiene il primato in Europa

Lo studio del 2022 evidenza un numero di imprese pari a 339.772, contro le 339.652 del 2020 e le 337.610 del 2019. Tra tutte le regioni italiane, la Lombardia si posiziona prima in classifica con oltre 50mila imprese, seguita da Lazio e Campania.

Lo studio, però, evidenza anche che la cucina lombarda, a causa della pandemia, ha vissuto un periodo particolarmente difficile, aggravato dal fenomeno dello smart working, che ha portato ad una perdita di  600 locali attivi. D’altro canto, la Campania ha visto un moltiplicarsi di imprese proprio nel biennio pandemico, per un totale di oltre 34mila realtà attive nel 2021 (1.500 in più rispetto al 2019). Il tasso di incremento più elevato riguarda però la Sicilia (+6%), che sale in sesta posizione superando il Piemonte.

Anche i ristoranti stellati italiani crescono di numero e qualità, guadagnando 8 stelle rispetto lo scorso anno: sono 385 quelli confermati nella nuova Guida Michelin 2023, suddivisi per regione, provincia e città. Per la precisione, ci sono 12 tristellati (uno in più rispetto il 2022), 38 due stelle e 335 monostellati (+6 new entry). È Antonino Cannavacciuolo con il suo Villa Crespi sul Lago d’Orta a conquistare le tre stelle, portando a 12 il numero dei tristellati in Italia.