La pasta è stata e continua ad essere il simbolo del lockdown di tutti gli italiani. In quest’anno di Covid sono aumentati i consumi di pasta da parte del popolo italiano: infatti, secondo un’elaborazione dell’Unione Italiana Food, c’ è stato un aumento del 5,5% dei consumi di pasta italiana.

Nelle dispense degli italiani in tutto l’anno 2020 sono entrate circa 50 milioni di confezioni di pasta in più, e gli acquisti hanno visto il loro picco proprio nel periodo tra marzo ad ottobre: segno quindi che tutto ciò è legato al difficile momento del Covid-19, in cui nessuno ha saputo rinunciare ad un buon piatto di pasta. Un vero e proprio comfort food che ha accompagnato gli italiani durante il periodo di zona rossa.

Questo però non vuol dire che tutti siano preparati quando si parla dell’argomento pasta: le ricerche sui social riguardo il tema di spaghetti&co si sono ripetute di circa 270mila volte in questi ultimi 6 mesi.

Ad alcune persone mancano proprio le basi e soprattutto quelle che riguardano i tempi di cottura piuttosto che gli abbinamenti tra formati e sughi, e questo forse perché il portare la pasta a tavola è diventato ormai una routine, in cui molti passaggi si danno per scontato. Un sondaggio condotto da WeLovePasta ha riportato che su 2300 persone, 3 italiani su 10 segue scrupolosamente le indicazioni riportate sulla confezione, mentre 7 italiani su 10 si affida semplicemente all’esperienza e all’assaggio.

Incontri virtuali per aiutare gli italiani a cucinare la pasta senza errori

Ma niente paura, per tutte quelle persone che vorrebbero saperne di più sulla pasta, arrivano in soccorso i pastai italiani di Unione Italiana Food che lanciano #PastaDiscovery, un ciclo di vari appuntamenti virtuali dedicato al tema della pasta, per coloro che la amano e per chi da poco si sta affacciando a questo appetitoso mondo.

Cristina Bowerman, chef del ristorante stellato Glass Hostaria a Roma e presidente dell’associazione del Gusto, insieme a Riccardo Felicetti, presidente dei pastai italiani, hanno dato vita a degli incontri, offrendo i propri consigli e le proprie dritte sui tempi di cottura e sugli errori che non si dovrebbero mai commettere.

È nato quindi un decalogo composto da consigli e 5 alert su eventuali errori che possono essere commessi, come esempio aggiungere l’olio all’interno dell’acqua di cottura, oppure il quantitativo di acqua da inserire nella pentola, il non dover sciacquare la pasta per farla raffreddare, perché questo le farebbe perdere il suo sapore amidoso, il sale che va aggiunto quando l’acqua bolle e prima di calare la pasta, ed infine i formati di pasta che non vanno mai trattati tutti nello stesso modo.

Si sa che gli italiani sicuramente non dovrebbero aver bisogno di insegnamenti quando si parla della pasta, ma di sicuro le dritte non sono mai abbastanza e come in ogni cosa si può sempre migliorare. Quindi diamo il via a nuove preparazioni, ora che non ci resta più nulla da sapere.