Sta per ripartire l’attività nelle Università, secondo le indicazioni fornite dal ministro Gaetano Manfredi. Come si svolgeranno le lezioni? Verranno svolte sia in presenza sia online, come annunciato dal ministro: «Abbiamo organizzato con tutti gli atenei la ripartenza in presenza a settembre, con affollamento delle aule al 50%, disciplina degli accessi e sanificazione, per la piena sicurezza. Avremo una parte dei corsi in presenza, così come le attività di laboratorio, alcuni corsi verranno ancora tenuti a distanza, anche per garantire la continuità didattica».

La capienza di ogni aula sarà ridotta della metà, con conseguente sbarramento una volta superata tale soglia: in molti atenei per consentire partecipazione alle lezioni bisognerà prenotarsi tramite piattaforme messe a disposizione ad hoc. Le singole università caso per caso si stanno già adeguando, come a Firenze dove sono state anticipate alcune linee guida. L’uso della mascherina è obbligatorio per tutto il tempo di permanenza nelle strutture didattiche e le postazioni devono essere collocate alla distanza minima di un metro. Alle aule e agli spazi universitari aperti agli studenti vanno riservate procedure di sanificazione quotidiane. Nelle aule deve essere inoltre previsto frequente ricambio d’aria. In ogni aula deve essere disponibile un dispensatore di soluzione igienizzante.

No agli assembramenti, sì ai flussi ordinati: l’Università ai tempi del Covid-19

Devono essere programmati flussi ordinati di studenti, con le vie di ingresso e di uscita definite attraverso un’adeguata cartellonistica. Chi ha sintomi di infezioni respiratorie acute non può frequentare, sebbene all’ingresso non sia necessaria la rilevazione della temperatura corporea.

Vietatissimi gli assembramenti e il contatto fisico: nelle aule è permesso sedersi solo nelle sedute evidenziate da appositi segnali. La regola generale, valida in ogni contesto della vita sociale, è quella di lavare frequentemente le mani o usare gli appositi dispenser di soluzioni igienizzanti, senza toccarsi il viso e la mascherina.

Così, con accortezza e responsabilità personale, sta per ricominciare anche l’anno accademico negli atenei italiani.