Un’altra eccellenza alimentare italiana conquista il marchio IGP. Si tratta de le ‘Mele del Trentino’ la cui produzione è limitata alla Provincia autonoma di Trento.

La Commissione europea ha infatti pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell”Ue,il via libera definitivo alla registrazione della nuova Igp nel registro europeo delle denominazioni di origine e indicazioni geografiche protette (Dop e Igp) e delle Specialità tradizionali garantite (Stg) contro imitazioni e falsi.

In particolare l’UE ha riconosciuto il legame delle mele trentine con la zona geografica di produzione, un legame che ”si basa sulla reputazione, legata ad una lunga storia che ha portato alla costruzione di solidi rapporti con i consumatori, che ne apprezzano i suoi peculiari aspetti qualitativi e distintivi e ne riconoscono i maggiori prezzi in sede di acquisto”.

Mele trentine IGP: l’ingrediente principale dei dolci tradizionali italiani

La coltivazione della mela è diffusa in tutto il territorio trentino, tanto da interessare Val di Non, Val di Sole, Piana Rotaliana, Vallagarina ed Alto Garda, la valle dei Mocheni, Valsugana e le Valli Giudicarie. In queste zone la luminosità e il terreno delle valli alpine influiscono direttamente sul gusto e sulla fragranza di ogni mela.

La “Mela Val di Non” è stata la prima, e finora unica, tra le mele italiane a ricevere il riconoscimento europeo della DOP. Oggi alla lunga lista di alimenti di qualità tipicamente italiani si aggiunge la mela coltivata e raccolta a Trento: la denominazione IGP ne garantisce tutte le caratteristiche che rendono queste mele uniche al mondo.

Nella cucina trentina le mele sono un ingrediente fondamentale delle ricette tradizionali e sono utilizzate per realizzare dolci tipici, come lo strudel, la torta di mele e le frittelle di mele. Le raccolte di antichi ricettari manoscritti, che risalgono al 1500, riportano molte varianti, ma ancora oggi le mele del Trentino sono utilizzate per creare piatti dai sapori intensi e apprezzati in tutto il mondo.