Cominciamo dalla fine, da quello che lui definiva il “secondo tempo”. La morte di Lucio Dalla, uno dei migliori cantautori italiani della storia della musica tricolore, arriva come una mazzata tra capo e collo, il 1 marzo del 2012.

Il protagonista lascia il palcoscenico, ma restano ben impresse le sue canzoni, la sua voce, il suo stile musicale, il suo look originale, la discografia di Lucio Dalla.

Lucio Dalla: biografia di un’artista mecenate

Si parte allora da qui, da quando è morto Lucio Dalla, per procedere a ritroso fino agli esordi e scoprire l’evoluzione di uno dei maggiori talenti Made In Italy di sempre. Il primo a comprendere la potenzialità delle canzoni di Lucio Dalla fu Gino Paoli: i due si conobbero nel 1963 ad un Cantagiro nel quale Lucio suonava con i Flippers, un gruppo amatoriale composto da Massimo Catalano, suo fratello Maurizio, Franco Bracardi, Fabrizio Zampa e Romolo Forlai. All’epoca Lucio era una clarinettista proveniente dal mondo jazz, che non aveva nessuna intenzione di cantare. 

Un altro incontro che segna la vita di Dalla è quello con il poeta Roberto Roversi, con il quale stringe un patto di esclusiva a partire dall’album Il giorno aveva cinque teste del 1973. Le canzoni di Lucio Dalla arrivano negli stadi nel 1979, grazie al tour di successo di Banana Republic, messo in piedi insieme a Francesco De Gregori. Lo stesso tour sarà riproposto con lo stesso successo nel 2010, facendo registrare il sold out. 

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L’eredità di Lucio Dalla è stata raccolta dalla Fondazione Lucio Dalla, nata il 4 marzo del 2014 “per dare continuità e preservare la genialità dell’opera artistico-musicale di Lucio Dalla, e per diffondere e valorizzare la sua storia artistica e culturale”. Tanti i progetti realizzati, tra cui spicca l’apertura al pubblico della Casa Museo di Lucio Dalla. 

Oltre al ruolo di straordinario interprete e di magnifico paroliere, evidente in tutte le canzoni di Lucio Dalla, il bolognese era anche un efficiente talent scout. Tra gli artisti scoperti meritano una menzione particolare Gli Stadio, Pierdavide Carone, Luca Carboni, Samuele Bersani, Ron.

il cantante lucio dalla

Lucio Dalla

Lucio Dalla: discografia

Ecco un elenco dei principali album di Lucio Dalla.

  • 1999
  • Terra di Gaibola
  • Storie di casa mia
  • Il giorno aveva cinque teste
  • Anidride solforosa
  • Automobili
  • Come è profondo il mare
  • Lucio Dalla
  • Dalla
  • 1983
  • Viaggi organizzati
  • Lucio Dalla Marco Di Marco
  • Bugie
  • Dalla/Morandi / In Europa
  • Cambio
  • Henna
  • Canzoni
  • Ciao
  • Luna Matana
  • Lucio
  • Il contrario di me
  • Angoli nel cielo

Lucio Dalla: canzoni più belle

Le più belle canzoni di Lucio Dalla? Impossibile stilare una classifica davvero esaustiva, ma è possibile compiere un breve viaggio tra i brani più amati.

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Lucio Dalla

Lucio Dalla – Canzone

Io i miei occhi dai tuoi occhi non li staccherei mai/ Adesso anzi io me li mangio, tanto tu non lo sai

Scritta in collaborazione con Samuele Bersani, questa canzone parla dell’amore in modo mai banale. Il videoclip, girato per le strade di Napoli, è un omaggio al capoluogo partenopeo, la città del cuore di Dalla. 

Lucio Dalla – Caruso

Guardò negli occhi la ragazza/ quegli occhi verdi come il mare/ poi all’improvviso uscì una lacrima/ e lui credette di affogare

Lucio Dalla: canzoni famose? Come non menzionare la più celebre di tutte, un omaggio al tenore Enrico Caruso. Il brano nasce dal soggiorno del cantante bolognese a Sorrento nella stessa stanza d’albergo che fu occupata tempo prima da Caruso.

Lucio Dalla – Futura

Il suo nome detto questa notte/ mette già paura/ sarà diversa bella/ come una stella sarai tu in miniatura

In questo brano si celebra l’Amore Universale: c’è un lui, una lei e la guerra fredda, ingredienti per una dichiarazione d’amore rivolta all’Umanità, unica salvezza del mondo. 

Lucio Dalla – Anna e Marco

E la luna e il silenzio ora si avvicina

Una storia d’amore di periferia, come tante altre. Due ragazzi con sogni troppo grandi che, mano nella mano, affrontano un futuro incerto e difficile.

Lucio Dalla – 4 marzo 1943

E forse fu per gioco/ o forse per amore/ che mi volle chiamare/ come nostro signore

La canzone presentata a Sanremo insieme agli Equipe 84 è una vera chicca. Il testo della canzone di Lucio Dalla fu censurato, ma il brano è rimasto leggendario.

Lucio Dalla – Piazza Grande

A modo mio avrei bisogno di carezze anch’io/ A modo mio avrei bisogno di sognare anch’io

Una canzone dedicata a Bologna, la città natale di Lucio Dalla, e alla sua essenza artistica e misteriosa di luogo in cui si intrecciano tante storie diverse.

Lucio Dalla – Stella di Mare

Mi piace tanto Poterti toccare O stare fermo e Sentirti respirare

Una splendida dichiarazione d’amore che un uomo sussurra alla propria donna mentre lei dorme al suo fianco, preziosa stella da custodire oltre lo spazio di una semplice notte.

Lucio Dalla – Com’è profondo il mare

Con la forza di un ricatto/ L’uomo diventò qualcuno/ Resuscitò anche i morti/ Spalancò prigioni

Lucio Dalla: testi più significativi? Sicuramente il primo, quello che segna il suo esordio come paroliere. A tratti autobiografico e con un messaggio subliminale rivolto ai potenti, il brano resta un punto di riferimento della musica italiana. 

Lucio Dalla – Cara

Conosco un posto nel mio cuore/ dove tira sempre il vento/ per i tuoi pochi anni/ e per i miei che sono cento

Un concentrato di metafore poetiche mai banali: l’amore, l’indifferenza, il gioco delle parti. Il ritornello è un capolavoro che la musica italiana non è ancora riuscito a replicare. 

Lucio Dalla – Disperato Erotico Stomp

Ma l’impresa eccezionale/ dammi retta/ è essere normale

Un brano cult che si discosta dalla solita produzione di Dalla. Una perla rara che completa degnamente il viaggio nella musica di Lucio Dalle e canzoni famose

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Lucio Dalla

Un cantautore italiano, un paroliere delicato e mai banale, uno scopritore di talenti, un cantastorie alternativo, capace dipingere il quadro del mondo con precisione e realismo, mixando note e parole. Un uomo che ha dato tanto, tutto, alla musica italiana prima di uscire di scena salutando a modo suo, con le parole di una canzone: “Buonanotte, anima mia, adesso spengo la luce e così sia”.