“Preferisco non entrare nella storia della musica”. Un carattere schivo, riservato, umile. Nessuno si aspetterebbe di sentir pronunciare queste parole da un cantante, anzi un cantautore. Eppure lui lo disse, in tempi non sospetti forse, quando non immaginava di entrare non soltanto nella storia della musica, ma di diventare il punto di riferimento di ogni cantautore italiano, di ogni tempo. Il faro della musica italiana, che ha consegnato al mondo i più bei capolavori di note e poesia. Oggi le nostre Iex Stories parlano di Lucio Battisti. 

il cantante lucio battisti

Lucio Battisti

Lucio Battisti: vita di un artista

Lucio Battisti nasce a Poggio Bustone, in provincia di Rieti, il 5 Marzo 1943. Un bambino tranquillo, molto riservato, un sognatore con problemi di peso. Una famiglia piccolo-borghese: mamma casalinga e padre impiegato. Nel 1950 il trasferimento a Roma. Qui Lucio frequenta le scuole elementari e medie e si diploma come perito industriale nel 1962. Sono gli anni in cui comincia la sua passione per la musica e non è raro vederlo con una chitarra in braccio a cantare canzoni sue o di altri. Il padre si oppone alla scelta artistica del figlio. 

Ma Lucio è caparbio e nell’autunno 1962 entra nel complesso musicale de “I Mattatori”. Arrivano i primi guadagni e arriva un nuovo gruppo, “I Satiri”. Il primo ingaggio di Battisti solista arriva quando lo chiama il Club 84 di Roma. Da quest’esperienza in poi Lucio decide di volare da solo e tenta la fortuna a Milano, città della musica italiana di quegli anni. Affitta una camera in un pensione discografica e si prepara per settimane all’appuntamento più importante, quello con un discografico. 

Nel 1964 compone assieme a Roby Matano il primo 45 giri, “Per una lira”. I produttori bocciano l’idea di una copertina che lo ritragga: il suo volto era ritenuto poco affascinante. In quella copertina Lucio comparve di spalle, abbracciato a una ragazza. La svolta arriva nel 1965, quando Lucio Battisti incontra Giulio Rapetti, meglio noto come Mogol, grande paroliere della musica italiana. I due cominciano un sodalizio che durerà per tre lustri. 

Da lì in poi sono solo successi: nel 1968 con “Balla Linda” Lucio Battisti partecipa al Cantagiro; nel 1969, si presenta a Sanremo con “Un’avventura”. L’Italia spalanca occhi e orecchie quando vede arrivare quel riccioluto ragazzo sul palco del Festivalbar che intona “Acqua azzurra, acqua chiara”. E poi ancora “La canzone del sole” e “Anche per te”, incise per la sua nuova etichetta, “Numero Uno”, fondata con alcuni amici. Al primo posto nelle classifiche c’è sempre lui. Cantante, autore, per se stesso e per gli altri, editore, discografico. 

Un uomo che non ha mai amato le telecamere, che si è sempre sottratto alle luci della ribalta, che ha sempre tenuto lontano dai riflettori la sua vita privata. Il contatto con il pubblico era riservato attraverso i suoi dischi e qualche rara intervista concessa alla stampa. Niente televisioni e concerti, ma una tranquilla vita in campagna. Negli ultimi anni della sua carriera, la sua fu una ricerca spasmodica di suoni moderni, sperimentali.

Come è morto Lucio Battisti? Il grande cantautore italiano si è spento il 9 settembre 1998 a causa di un cancro al fegato (voce mai confermata dalla famiglia). La morte di Lucio Battisti lasciando nel cuore degli italiani un voto incolmabile. 

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Battisti

Discografia Lucio Battisti

20 dischi che hanno fatto la storia della musica italiana, i 20 album di Lucio Battisti. 

  1. Lucio Battisti
  2. Lucio Battisti Vol. 2
  3. Emozioni
  4. Amore e non amore
  5. Lucio Battisti Vol.4
  6. Umanamente uomo: il sogno
  7. Il mio canto libero
  8. Il nostro caro angelo
  9. Anima latina
  10. Lucio Battisti, la batteria, il contrabbasso, eccetera
  11. Io tu noi tutti
  12. Images
  13. Una donna per amico
  14. Una giornata uggiosa
  15. E già
  16. Don Giovanni
  17. L’apparenza
  18. La sposa occidentale
  19. Cosa succederà alla ragazza
  20. Hegel

Lucio Battisti, le canzoni indimenticabili 

Quando un artista travalica le generazioni, quando il suo talento viene apprezzato a decenni di distanza, quando a cantare le sue canzoni sono vecchi e giovani, allora quell’artista entra nel mito. I brani di Lucio Battisti hanno contribuito al rinnovamento della musica italiana, grazie alla contaminazione con il rock, con la black music, con la disco, con la musica latina e perfino con l’elettronica. Le frasi di Lucio Battisti e di Mogol restano scolpite nella memoria di padri e madri che continuano a tramandare un patrimonio di musica e poesia ai giovani di ogni epoca. Ecco le 10 canzoni più belle di Lucio battisti.

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Il cantante Lucio Battisti

Il mio canto libero (1972)

“La veste dei fantasmi del passato, cadendo lascia il quadro immacolato. E s’alza un vento tiepido d’amore, di vero amore”

Una dichiarazione ad una donna appena conosciuta, un amore che sta nascendo e che non soffre il condizionamento di ciò che è stato.

I giardini di marzo (1972)

“L’universo trova spazio dentro me, ma il coraggio di vivere, quello, ancora non c’è”

La povertà, l’infanzia, la nostalgia, e la paura di un domani fortemente incerto. Una canzone struggente e malinconica.

Ancora tu (1976)

“Ancora Tu, non mi sorprende lo sai. Ancora Tu, ma non dovevamo vederci più. E come stai? Domanda inutile. Stai come me e ci scappa da ridere”

Un tira e molla sentimentale. Un amore mai finito. La consapevolezza di un sentimento che non può essere cancellato. Il filo rosso del destino riunisce due innamorati.

Amarsi un po’ (1977)

“Ma quanti ostacoli e sofferenze e poi. Sconforti e lacrime per diventare noi, veramente noi”

Parafrasando un’altra canzone di successo italiana, questa è la costruzione di un amore, un percorso difficile, fatto di momenti in cui è più comodo mollare tutto, ma alla fine della salita c’è il traguardo più bello, quello di una vita insieme.

Mi ritorni in mente (1970)

“Mi ritorni in mente, bella come sei, forse ancor di più. Mi ritorni in mente, dolce come mai, come non sei tu”

Un tradimento, la fine di un amore. Un ricordo incancellabile, l’amore che torna a bussare alla porta della memoria,a riaprire le ferite, a bruciare.

Acqua azzurra acqua chiara (1969)

“Acqua azzurra, Acqua chiara, con le mani posso finalmente bere. Nei tuoi occhi, innocenti, posso ancora ritrovare il profumo di un amore puro”

Un uomo che è sempre scappato dai legami importanti e si ritrova innamorato perdutamente di una giovane ragazza, sincera, genuina, pura.

Emozioni (1970)

“Domandarsi perché quando cade la tristezza in fondo al cuore, come la neve non fa rumore”

Cos’è un’emozione? Chiudiamo gli occhi e ascoltiamo questa canzone ricca di metafore per provarne una.

Non è Francesca (1969)

“Ti stai sbagliando chi hai visto non è, non è Francesca. Lei è sempre a casa che aspetta me, non è Francesca”

Negare anche di fronte all’evidenza di un tradimento per proteggere un sentimento, il proprio. Perdere la dignità di fronte all’amore, alzi la mano chi non lo ha mai fatto?

Un’avventura (1969)

“In fondo all’anima per sempre tu, perché non è una promessa, ma è quel che sarà, domani e sempre, sempre vivrà”

Una passione temporanea? Un fuoco di paglia? No, questo è un amore che nemmeno il tempo potrà mutare.

La canzone del sole (1972)

“Il sole, quando sorge, sorge piano, e poi la luce si diffonde tutto intorno a noi. Le ombre di fantasmi nella notte sono alberi e cespugli ancora in fiore, sono gli occhi di una donna ancora pieni d’amore”

L’amore della gioventù, la scoperta del sesso, il contatto con la natura. Due corpi che si abbracciano, si scoprono, si amano, nell’incoscienza, circondati dalla bellezza del verde.

La sua voce, melodiosa, flautata, bassa per le note struggenti, un crescendo di un’estensione straordinaria. La differenza tra urlare e cantare, tra un brano commerciale e una poesia in musica sta tutta qui, nella storia di questo artista. Dovunque ci sia una chitarra, una luna, un falò, un gruppo di amici, un amore da condividere, c’è e ci sarà una canzone di Lucio Battisti, immortale cantautore, leggenda della musica italiana.