Può un cibo raccontare un luogo attraverso i sapori e i profumi? Gustando la porchetta di Roma si potrebbe dire di sì. Il celebre prodotto di origine suina è uno dei simboli della cucina romana, un must dello street food italiano, ma anche un alimento rivisitato in chiave gourmet. 

Sapori intensi, un gusto difficile da dimenticare: chiunque si trovi in visita nel territorio laziale non può andare via senza prima aver addentato un buonissimo panino con porchetta. Dimenticate i ristoranti stellati e tuffatevi in un viaggio alla scoperta del cibo di strada Made in Italy.

Origine e caratteristiche della Porchetta di Ariccia IGP

Prima di tutto cerchiamo di definire l’origine della porchetta, prodotto tipico del comune di Ariccia, nel Lazio. Questo alimento proviene da suini di sesso femminile dalla carne più magra e saporita rispetto a quella degli esemplari maschili. La carne viene insaporita molto e assume un colore tra il bianco e il rosa: per donare alla porchetta il suo caratteristico gusto vengono utilizzati rosmarino, pepe e aglio.

La crosta è particolarmente croccante e si ottiene dopo una sapiente cottura. Le caratteristiche di questo prodotto sono così peculiari che hanno meritato la denominazione IGP. Come si trova in commercio la porchetta di Ariccia? Intera o in tronchetto, in tranci o anche affettata.

Ariccia è la patria dello street-food laziale per eccellenza: ci troviamo a poca distanza da Roma, dove la tradizione della porchetta è millenaria. Si dice che qui i sacerdoti abbiano cominciato a lavorare e preparare le carni suine da offrire in sacrificio nel tempio di Giove Laziale sul vicino Monte Cavo.

I nobili romani erano soliti trasferirsi ad Ariccia per la stagione estiva e per organizzare qui battute di caccia e adoravano gustare la porchetta preparata dagli “artigiani” del luogo: una ricetta speciale che continua ad essere tramandata di padre in figlio ancora oggi.

La Porchetta

La Porchetta

La sagra della porchetta di Ariccia: appuntamento per gli appassionati

Nel 1950 i porchettari di Ariccia allestirono poi la prima sagra della Porchetta di Ariccia, per celebrare un prodotto che già all’epoca era estremamente noto. Da allora ogni anno ad Ariccia si svolge la festa della porchetta, una manifestazione suggestiva e caratteristica nella quale la porchetta viene offerta su banchi addobbati a festa da venditori vestiti con gli abiti tradizionali del luogo. 

La preparazione artigianale della “Porchetta di Ariccia” IGP è rimasta invariata nel tempo ed è stata tramandata di generazione in generazione, attraverso l’arte del condire, di aromatizzare, legare e predisporre la porchetta alla cottura al forno. Al sapore che tutti conosciamo concorrono diversi elementi, come il clima di tipo temperato-marittimo con influssi mediterranei tipico di questo territorio, costituito da un gruppo di alture, coperte da una fitta vegetazione costituita principalmente da castagno, leccio, roverella, cerro, carpino nero, bagolaro, pioppo nero, salice bianco. Nella fase di raffreddamento è fondamentale l’azione dell’aria silvo-marina associata all’azione dei venti: questo garantisce una graduale e uniforme riduzione del contenuto di umidità determinando il mantenimento della crosta croccante e favorendo il caratteristico colore roseo della carne.

Dove mangiare dell’ottima porchetta Made in Italy? Le fraschette di Ariccia sono la meta di chi vuole solo il meglio della tradizione culinaria laziale.

porchetta di maiale

Porchetta

Come conservare la porchetta

Solitamente questo prodotto va consumato il giorno stesso dell’acquisto, ma esistono dei modi per conservarla al meglio per un paio di giorni in frigorifero avvolta nel tipico cartoccio di carta paglia. Se è necessario conservarla più a lungo si può optare per il sottovuoto, rinunciando però alla crosta croccante.

Modi di mangiare la porchetta

Come gustare al meglio la porchetta di Ariccia? Esistono diverse modalità di degustazione di questo cibo Made in Italy.

Tiepida a straccetti

Il modo migliore per gustare la porchetta? Servita tiepida garantisce il sapore migliore, dal momento che il calore intenerisce la carne e veicola molto meglio tutti gli aromi. Può essere scaldata in forno per qualche minuto, se necessario, e poi va tagliata e presentata in modo scenografico su un tagliere.

Panino con la porchetta

Si dice porchetta e si pensa subito al panino: anche in questo caso la carne va servita tiepida, accompagnata da salsa verde o lattuga. Nessuno vieta di arricchire il piatto con quello che si preferisce: molto amato l’accompagnamento con scamorza, patate, salsa barbecue, senza esagerare con il mix di sapori.

Panino con la Porchetta

Panino con la Porchetta

Solo crosta

Mangiare solo la cotenna della porchetta? Quando è davvero croccante e succosa, come quella di Ariccia è un vero piacere. La crosta è parte integrante del prodotto: per i romani scartarla equivale a profanare il prodotto.

Porchetta, pane e patate

I due compagni fedeli della porchetta di Ariccia sono loro, il pane casereccio e le patate al forno o bollite: la porchetta servita al piatto diventa un’esplosione di gusto da ordinare anche al ristorante.

Merenda in cantina

Un’usanza antichissima della tradizione dei Castelli Romani: famiglie e gruppi di amici si radunano nelle cantine e in diversi punti del paese per trascorrere del tempo in compagnia, gustando fette di porchetta calda e fiaschette di vino. 

Crosta croccante e tiepida, sapore di romanità. Il perfetto mix di aromi e profumi, tradizione italiana croccante da prendere a morsi, da gustare al volo, passeggiando per le strade di un museo a cielo aperto.