Il 22 aprile si celebra la Giornata mondiale della Terra, istituita dalle Nazioni Unite nel 1970 per portare l’attenzione dell’opinione pubblica sull’importanza di salvaguardare l’ambiente e le risorse disponibili. Il tema di quest’anno è “Investiamo nel nostro pianeta“, con lo scopo di accelerare la lotta al cambiamento climatico. Il primo passo da fare è quello di rivoluzionare le proprie abitudini a tavola. 

Il cibo, infatti, è uno degli argomenti centrali di questo dibattito. La produzione alimentare è responsabile di gran parte delle emissioni di anidride carbonica, danni alla biodiversità animale e vegetale, deforestazione e inquinamento. Scegliere cosa mangiare è quindi un atto sociale, politico ed ecologico. Ogni volta che decidiamo di acquistare un determinato prodotto al supermercato o di gettare un alimento nella pattumiera, stiamo gravemente impattando il nostro ecosistema. 

Consumare in maniera consapevole è possibile. Da un’indagine condotta da HelloFresh, servizio di kit per ricette a domicilio, in occasione della Giornata della Terra, è emerso che circa la metà degli italiani è sempre più propensa ad acquistare cibo di provenienza locale e a km 0. 

Giornata della Terra: l’importanza di mangiare locale e ridurre gli sprechi

Sappiamo tutti che i supermercati sono comodi, veloci e attraenti. Tuttavia, alcuni dei cibi che troviamo sugli scaffali, provengono da Paesi molto lontani. Infatti, il trasporto di cibo è responsabile di gran parte di quelle emissioni provenienti dall’interno sistema di produzione alimentare. Acquistare dai singoli produttori può richiedere tempo ed è molto più difficile, soprattutto per chi vive in grandi città.

I mercati contadini ci vengono però incontro: si tratta di piccoli spazi con produttori selezionati, cibo locale e stagionale. Piccoli supermercati ma con prodotti tipici del territorio. Inoltre, il “Social Farming” consente di sostenere le tradizioni agricole e il lavoro dei coltivatori italiani, adottandone uno e promuovendone i prodotti.

Oltre a selezionare accuratamente ciò che mangiamo, sarebbe opportuno seguire altre piccole accortezze, che si rivelano essere delle grandi azioni compiute nel rispetto dell’ambiente. Una di queste è quella di ridurre la plastica, un materiale durevole e resistente il cui smaltimento risulta complesso e impattante: basti pensare alle immagini delle isole di plastica che abitano i nostri oceani e che negli ultimi anni sono sempre più visibili. 

Inoltre, prima di gettare qualcosa, dobbiamo assicurarci che sia strettamente necessario. Ogni avanzo può essere riutilizzato per preparare qualcosa di nuovo, limitando gli sprechi. Anche il consumo di carne andrebbe ridotto. La produzione industriale di carne è responsabile di gran parte dei problemi ambientali, per questo motivo è opportuno scegliere prevalentemente carne allevata all’aperto ed evitare gli allevamenti intensivi. In alternativa, si possono consumare altre fonti proteiche come legumi, uova e prodotti caseari.