La storia della famiglia Damiani è quella di una famiglia italiana molto legata alla tradizione e alla passione per l’arte orafa, passione che si tramanda da tre generazioni.

Damiani nasce a Valenza Po nel 1924 nel cuore del distretto orafo, fondata dal capostipite Enrico Damiani. Grazie alla sua abilità di maestro orafo, Enrico diventa in breve tempo il gioielliere a cui si rivolgono le grandi famiglie dell’epoca per la realizzazione di pezzi unici: veri e propri capolavori di raffinata maestria. Nel 1934 nasce Damiano Damiani, figlio di Enrico, che inizia un processo di potenziamento industriale e di espansione commerciale e promuove la ricerca nel design e l’innovazione tecnica, che segneranno profondamente l’evoluzione aziendale. I gioielli Damiani acquistano sempre maggiore notorietà grazie anche all’idea, rivoluzionaria all’epoca, di garantire il prezzo ai clienti e di creare cataloghi con tutte le collezioni. I primi anni Novanta vedono l’ingresso in azienda della terza generazione: Silvia Damiani si occupa dell’acquisto di perle e segue la comunicazione mentre suo fratello Giorgio, si attiva nell’export. Guido lavora a Tel Aviv con i selezionatori di diamanti delle più grandi aziende del mondo fino al 1994 quando diventa direttore vendite Italia.

Ancora oggi i gioielli Damiani sono tra i più famosi gioielli italiani, espressione del Made in Italy in tutto il mondo.

Anelli Damiani

Anelli Damiani

GUIDO GRASSI DAMIANI, UN DESTINO TRA I GIOIELLI

Pensare sempre al futuro, rialzarsi e andare avanti nei momenti più difficili: questa è la storia che per alcuni tratti ricorda quella di tanti protagonisti dell’impresa familiare italiana, ma che non è comune invece quando si tratta di un’azienda che rappresenta l’eccellenza italiana nel mondo.

Nel 1996, Damiano Damiani scompare, vittima di un incidente, e la gestione dell’azienda, che impiega già 200 dipendenti, passa definitivamente nelle mani della moglie e dei tre figli. Oggi Gabriella Damiani è Presidente Onorario, Guido è Presidente, Silvia e Giorgio Vice-Presidenti. Alla fine degli anni Novanta, da azienda familiare, Damiani diventa realtà manageriale sempre più internazionale e nel 2007 si consolida come una delle più prestigiose aziende del Made In Italy quotandosi in Borsa, a Milano.

La storia di Damiani è la storia di tre fratelli che hanno avuto la saggezza di darsi ruoli specifici in azienda.

E Guido ne parla con orgoglio: “Portare avanti una tradizione è bellissimo, perché permette di fondere passione e missione. Si affronta l’attività lavorativa in un modo assolutamente differente: pensiamo alla prossima generazione invece che al prossimo trimestre. E la famiglia è tutta coinvolta nella gestione, mentre altrove il management cambia molto velocemente. Certamente pensiamo a nostro padre, a quanto sarebbe orgoglioso, e all’esempio di nostra madre che continua. Ma pensiamo anche ai figli, perché c’è naturalmente la speranza che un giorno qualcuno sia capace e desideroso di portare avanti l’azienda di famiglia”.

E ancora, ricorda dei giochi da bambino assieme ai suoi fratelli, nel palazzo in cui vivevano e dove i genitori avevano ufficio e laboratori. Cresciuto in mezzo ai gioielli, destino segnato, ma sempre con grande passione e rispetto.

Una piccola deviazione in un’agenzia immobiliare per mettere alla prova sé stesso, momento formativo necessario per tornare poi a casa.

“Sono stato agente immobiliare per mantenermi da solo negli anni dell’università. È stata un’esperienza che mi ha dato fiducia, perché se lavori solo sotto l’ala paterna non riesci ad acquisire la sicurezza in te stesso che è necessaria, ma al tempo stesso sapevo che sarei tornato all’azienda di famiglia. Sono stato anche fortunato, perché questa esperienza si è rivelata importante per la scelta delle nostre location.” Tra le più famose, oltre a quella in Montenapoleone, quelle di via Condotti a Roma, di via Tornabuoni a Firenze e di Place Vendome a Parigi.