La pandemia cambia le nostre abitudini anche quando si parla di spuntini e di dieta mediterranea. Un recente studio ha infatti esaminato le abitudini degli italiani, che da un anno sono chiusi in casa a causa della pandemia.

Due italiani su tre hanno cambiato il loro stile di vita in relazione alla merenda: dalle rivelazioni emerge che viene consumata più frutta, si preferiscono gli yogurt e si prediligono i dolci fatti in casa, con un continuo utilizzo anche delle merendine, che restano stabili nelle preferenze degli italiani rispetto al periodo precedente al Covid-19.

Lo studio riguardante il cambiamento della merenda della popolazione italiana ha interessato 11.5 milioni di italiani con età compresa tra i 25 e i 65 anni. Con questa analisi è stato rilevato che il 29% del target comprendente i “neocasalinghi” dichiara che stando in casa fa più spesso merenda, sia al mattino che al pomeriggio, e in particolare coloro che svolgono l’attività lavorativa in smart working fanno salire il dato addirittura al 36%. Solo il 34% ha dichiarato di non aver modificato le proprie abitudini, rispettando sempre lo stesso numero di pasti, in termini di spuntini, che assumeva prima della pandemia, e solo il 2% delle persone esaminate fa meno spesso sia la merenda di metà mattina che quella di metà pomeriggio.

Cresce il numero del cibo consumato dagli italiani

Tutti questi cambiamenti riguardano anche la quantità di alimenti che viene destinata agli spuntini mattutini e pomeridiani: dallo studio emerge che quasi 1 italiano su 2, che ormai vive la maggior parte della giornata in casa, dichiara di fare una merenda più ricca rispetto al solito, mentre il 44% ha invece affermato di fare una merenda simile a quella di prima soprattutto in termini di quantità del cibo, solo 1 italiano su 10 consuma uno spuntino meno abbondante rispetto a quello fatto prima del Covid-19.

Tra gli alimenti che vengono preferiti troviamo al primo posto la frutta, che da quando si è di più a casa viene consumata con una frequenza che è passata dal 42% al 50%. Restano stabili le merendine confezionate, con un consumo del 45% e che rientrano nella top five degli alimenti consumati dagli adulti italiani.