Claudio Sorrentino muore a 75 anni a Roma: il celebre doppiatore, attore e conduttore televisivo è stato contagiato dal Covid. Tutti lo ricordano per essere stato la voce storica di Mel Gibson, John Travolta e Bruce Willis e di tanti altri divi del cinema. 

Sorrentino, uno dei principali doppiatori italiani, era nato a Roma il 18 luglio del 1945, e aveva fin da piccolo cominciato a lavorare per compagnie teatrali importanti, andando in scena a soli nove anni. Poi, a metà degli anni Cinquanta aveva iniziato la carriera di doppiatore, ma negli anni Settanta aveva anche condotto alcuni programmi televisivi. Lo ricordiamo, negli anni Ottanta, insieme a Fabrizio Frizzi nel programma di Rai 2 Tandem.

L’attività di doppiatore è sempre stata quella principale: Sorrentino ha prestato la voce a personaggi celebri del piccolo e grande schermo, come Richie Cunningham (Ron Howard) della serie tv Happy Days, Bruce Willis in Die Hard, Sylvester Stallone in Cop Land, John Travolta di Pulp Fiction e Mel Gibson.

Claudio Sorrentino, una vita spesa tra il doppiaggio e l’impegno sociale

Oltre alla vita professionale, Sorrentino è ricordato per il grande impegno sociale che lo ha visto tra i fondatori del Segretariato sociale della Rai. Fondatore dell’Associazione attori doppiatori italiani riuniti: Claudio ne è stato presidente dal 1994 fino alla scomparsa. Nel 2005, poi, è stato anche consigliere per il cinema e lo spettacolo del ministro per i Beni e le attività culturali. Il doppiatore conosceva bene tutte le difficoltà che incontrano i lavoratori del mondo dello spettacolo, che lavorano spesso senza contratti o senza tutele legali. Sorrentino è sempre stato in prima linea per proporre degli importanti cambiamenti che avrebbero valorizzato il lavoro indispensabile dei doppiatori.

Come tante altre voci italiane, quella di Sorrentino è stata fondamentale per poter apprezzare al meglio le più grandi pellicole americane, interpretate dai principali attori hollywoodiani.