Un buon caffè? Dipende tutto dal barista, dalla sua competenza tecnica e dalla sua capacità di ospitalità. Questo è quello che si legge nel Manifesto del Caffeista, promosso dall’Istituto Espresso Italiano (Iei) e Sca Italy (Specialty Coffee Association).

Il documento può essere stampato e appeso da tutti i baristi che intendono “educare” i propri clienti alla scoperta del caffè di qualità. Il manifesto può essere scaricato gratuitamente dai siti delle due organizzazioni. L’iniziativa ha l’obiettivo di “indicare ai clienti tutto quanto dovrebbero sempre trovare al bar”.

Il nostro obiettivo è quello di promuovere– afferma Alberto Polojac, National Coordinator Sca Italy- una cultura autentica del caffè di qualità, coinvolgendo tutti i soggetti della filiera, dal produttore del verde al consumatore finale”. “Il manifesto vuole creare connessioni, in particolare quella tra il barista e il consumatore, per aiutarlo a valorizzare chi tratta il prodotto con professionalità e passione”.

La crescita dei bar italiani dipende dalla qualità dei caffè serviti

“Il cliente finale – commenta Luigi Morello, presidente Iei – è la chiave di volta per la crescita della qualità al bar, occorre aiutarlo a valutare l’operato dei baristi affinché vengano premiati i veri professionisti”. “Un cliente consapevole di cosa significa lavorare in qualità al bar è anche più disposto a remunerare il barista che si impegna in questa direzione, contribuendo così alla crescita dell’intero settore”, specifica l’esperto.

Il Manifesto del Caffeista si inserisce di diritto nella tradizione italiana del caffè espresso, la bevanda più amata nella Penisola: e se non c’è italiano che non sappia cominciare la giornata con un buon caffè italiano, è bene che le regole per preparare questa carica aromatica di energia siano appese nei luoghi in cui il desiderio si fa arte: tra banconi di risate, chiacchiere e amicizia, si passa una nuova giornata in Italia, dove il caffè è di casa.

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